Rossi: “Sapevo che avevo un 1% di chance di vincere il titolo, e sono stato aggressivo”
19 Settembre 2018 - 20:08
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Il pilota dell'Andretti Autosport è soddisfatto del secondo posto nel campionato piloti, nonostante abbia commesso un errore al via nella gara decisiva

Alexander Rossi ha disputato un grande campionato 2018. Il pilota dell’Andretti Autosport è stato l’unico in grado di contendere a Scott Dixon il titolo, anche se ha dovuto capitolare pure lui nel round decisivo della serie a Sonoma.

Rossi è arrivato in California con 29 punti di ritardo sul pilota neozelandese, e ha scelto un approccio molto aggressivo per recuperare il gap. Purtroppo per lui non è stata la strategia giusta, e la scelta di spingere subito fin dalla partenza gli si è ritorta contro. Rossi ha infatti colpito la monoposto del compagno di squadra Marco Andretti in curva 1, e ha danneggiato la sua ala anteriore e la ruota anteriore destra. Il pilota americano è stato costretto a una gara di rimonta, ma a nulla è valsa la risalita fino alla settima posizione: Dixon ha tagliato il traguardo da secondo e ha vinto il quinto titolo IndyCar in carriera.

 

 

“Sapevo che c’era un 1% di possibilità di vincere il titolo, perciò ho scelto di essere aggressivo – ha spiegato Rossi a fine gara – Ho cercato di attaccare e di recuperare quante più posizioni possibile. Anche se fosse successo qualcosa a Dixon, dovevo essere settimo o sesto. Abbiamo scelto di anticipare l’ultimo pit stop, perché se ci fosse stata una caution saremmo balzati al comando e avremmo fregato gli altri. Purtroppo non è successo. Tutti hanno copiato la nostra strategia per coprirsi, e hanno fatto bene. Quando non è uscita la bandiera gialla e tutti avevano già fatto il pit stop, ho capito che ormai era andata. Quest’anno ho più volte dato spettacolo recuperando dal fondo, ma non volevo certo mettermi in questa situazione a Sonoma, né a Indy né a Phoenix. A volte bisogna fare la limonata senza avere i limoni: serve adattarsi. Fortunatamente Dixon non si è mai trovato in certe condizioni, ma sono sicuro che anche lui avrebbe rimontato alla grande. Ora è un cinque volte campione: un traguardo notevole, difficile da eguagliare. Noi come Andretti Autosport possiamo essere contenti: portare tre vetture fra i primi otto è un qualcosa di incredibile, e un miglioramento enorme rispetto al passato. L’anno prossimo torneremo ancora più forti”.