INDIANAPOLIS – Felix Rosenqvist si era imposto un obiettivo molto importante durante la pausa successiva al GP di Long Beach: tornare a esprimersi sui livelli delle prime due gare, dove era stato velocissimo e in grado di lottare con i piloti più forti della IndyCar. Il pilota svedese nelle qualifiche del GP di Indianapolis ha tradotto in realtà le sue intenzioni, ed è riuscito a conquistare la sua prima pole in carriera con un giro praticamente perfetto.
Il pilota del Chip Ganassi Racing si è preso la pole con un colpo di reni, sopravanzando per 19 millesimi il suo compagno di squadra Scott Dixon. Alle spalle dei due piloti di casa Ganassi partirà il pilota rivelazione della giornata, Jack Harvey. Il britannico del Meyer Shank Racing è stato velocissimo per tutta la sessione di qualifica, e ha mancato l’appuntamento con la pole position per meno di un decimo. Un risultato impressionante, se si considera che Harvey corre per un team che partecipa al campionato come part timer, pur avendo disputato tutte le prime gare stagionali. In quarta posizione si è piazzato Colton Herta, miglior rookie di giornata e ancora una volta in grado di esprimersi al massimo su una pista permanente dopo quanto aveva fatto vedere al COTA, ottenendo il suo primo successo in IndyCar alla quarta gara in carriera. Quinto tempo per Ed Jones, tornato nelle zone nobili dello schieramento dopo un po’ di gare opache. Sesto e ultimo qualificato alla Fast Six Will Power, unico pilota Penske in grado di centrare l’impresa.
Le qualifiche del GP d’Indianapolis hanno infatti visto in grande difficoltà due dei team più importanti della serie americana: il già citato Penske e Andretti Autosport. Penske è comunque riuscito a limitare i danni, grazie al sesto posto di Power e all’ottavo di Pagenaud, mentre Newgarden partirà tredicesimo e il rientrante Castroneves quindicesimo. La compagine di Michael Andretti invece non è nemmeno riuscita a superare i primi gruppi di qualifica con le sue monoposto, che sono state tutte eliminate. E fa effetto pensare che il miglior qualificato è stato Ryan Hunter-Reay, sedicesimo, che ha disputato la sessione in precarie condizioni di salute. Il campione IndyCar 2014 è però riuscito a mettersi alle spalle il suo compagno di squadra Alexander Rossi e James Hinchcliffe, in difficoltà a Indianapolis. In ultima fila Marco Andretti e Tony Kanaan, ormai in perenne difficoltà in qualifica.