Continua la polemica degli organizzatori del Gran Premio d’Australia su questa nuova Formula Uno messa in piedi da Jean Todt: Ron Walker, dopo aver minacciato azioni legali nei confronti di Bernie Ecclestone, nella giornata di ieri ha rincarato la propria dose, dicendosi pronto ad abbondare il circus della Formula Uno. In un’intervista rilasciata ai microfoni dell’Indipendent, il presidente dell’Australian Grand Prix Corporation ha espresso tutti i propri malanni in merito a questa nuova Formula Uno, chiarendo che l’Australia è pronta a lasciare la Formula Uno per l’IndyCar. La serie americana, rispetto al prodotto offerto da Bernie Ecclestone, risulta molto meno esosa dal punto di vista economico e non presenta alcune limitazioni per quanto riguarda le prestazioni delle vetture. Ecco le dichiarazioni di Ron Walker: “Il suono è una disgrazia. Quasi non si sente quando le macchine arrivano sul rettilineo. Ora tutti gli organizzatori sono preoccupati che questo allontanerà i tifosi. Ci saranno promotori che si tireranno indietro. Se ne andranno e accoglieranno una gara di IndyCar, o qualcosa di simile, per tenere i tifosi”. Tifosi che sembrano confermare su tutta la linea il pensiero di Walker: “Abbiamo fatto un sondaggio tra i tifosi e a loro non interessa proprio il risparmio di carburante”.
Walker ha proseguito dichiarando: “Vogliono vedere dei piloti gladiatori che lottano tra di loro senza preoccuparsi del carburante che usano. Potremmo andarcene e comprare una gara di IndyCar per 3,5 milioni di dollari. Sarebbe sicuramente molto più rumorosa. E sarebbe anche un drastico cambiamento, ma non possiamo andare avanti con qualcosa di simile. Non possiamo sederci e aspettare. Un’azione legale non sarebbe molto difficile. Bernie è chiaramente in violazione del contratto perché non è questo che avevamo comprato. Non ho comprato uno smidollato, ho comprato un gigante e anche rumoroso. Non abbiamo ancora firmato il nuovo contratto con Bernie, quindi questo metterà grande pressione alla FIA. Non ha il diritto di distruggere lo sport che Bernie ha costruito. Oltre a qualsiasi singolo problema, questo è quello che ucciderà la gallina dalle uova d’oro. È abbastanza difficile vendere dei biglietti ora, ma nel peggiore dei casi questa è arroganza da parte di Jean Todt. Ci sarà un incontro tra tutti i promotori e diremo chiaramente a Bernie ‘ora basta, non è quello che abbiamo comprato’”