Si conclude in un nulla di fatto il ricorso presentato da Haas in seguito alla squalifica di Romain Grosjean dal GP di Monza. Il pilota francese, infatti, era stato escluso dalla classifica del GP italiano in seguito ad irregolarità trovate nel fondo vettura. A denunciare la non conformità era stata la Renault, che prontamente aveva interpellato il pannello steward, che a sua volta si è rivolto al delegato tecnico della FIA, affinchè approfondisse la questione.
Inizialmente Grosjean era stato squalificato dalla FIA, perdendo così i punti derivanti dal 6° posto ottenuto in gara, fondamentali per la lotta nel campionato costruttori. Haas, quindi, si è subito mossa per scongiurare la squalifica, presentando un ricorso ufficiale alla FIA, motivando le irregolarità trovate. La scuderia americana, infatti, aveva ricevuto un ultimatum dalla FIA per adeguare il T-Tray al nuovo regolamento post Ungheria. I tecnici, dal loro canto, avevano fatto sapere che il tempo per mettere in regola le vetture era pressochè nullo, dato il fermo estivo imposto dal regolamento, tant’è che i commissari avevano inizialmente ammesso le due VF-18 al GP di Monza. La FIA, in ogni caso, ha deciso di squalificare definitivamente Grosjean dalla tappa italiana, consentendo a Renault di conservare i trenta punti di vantaggio in classifica costruttori.
C’è sicuramente amarezza nelle parole di Gunther Steiner, team principal della scuderia a stelle e strisce: “Chiaramente siamo delusi per non aver vinto il ricorso. Semplicemente adesso guardiamo avanti alle ultime due gare della stagione. Continueremo a lottare in pista. Dovremmo guadagnare più punti per concludere nel miglior modo la nostra miglior stagione in F1″. Gene Haas, patron della omonima scuderia, l’altro ieri invece rivolgeva parole al veleno nei confronti di Mercedes, accusata di essere troppo “coccolata” e agevolata dalla FIA: “Cosa hanno detto alla Mercedes? Che i piccoli fori sui cerchi non avevano una funzione aerodinamica e l’effetto aerodinamico era da considerarsi trascurabile. Ebbene è la stessa cosa che successa a noi l’adeguamento alla regola dello spitter aveva un effetto trascurabile sulle prestazioni. Ma quando si tratta della Mercedes, non li toccano, mentre se si tratta di noi, ci picchiano. Così non va bene!“