Rob White: “Situazione inaccettabile. Riscontriamo troppe differenze tra banco e pista”
01 Febbraio 2014 - 15:03
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Photo4srl_567679Se per Ferrari e Mercedes la quattro giorni di test a Jerez si è rivelata quasi un successo, la stessa cosa non si può certamente dire per la Renault. Il motorista francese, assoluto protagonista dell’era V8, in previsione dei prossimi test in Bahrain avrà certamente un gran lavoro da fare visto che la propria Power Unit, durante l’intera quattro giorni di test in Spagna, ha percorso un numero di giri davvero irrisorio. Il V6 turbo francese ha accusato numerosi problemi di natura meccanica, soprattutto all’ERS e alla gestione elettronica del recupero di energia per il sistema ibrido. Una situazione clamorosa che ha costretto tutti i motorizzati Renault a percorrere pochissimi chilometri in pista. La Renault ha inoltre riscontrato un serio problema di temperature di esercizio, particolare che è stato amplificato nella nuova Red Bull RB10. La scuderia austriaca, a causa del disegno davvero estremo delle proprie pance, è stata quella che ha accusato il maggior numero di problemi, con Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo che hanno completato solo una ventina di giri in tutto l’arco del week-end. Una situazione davvero complessa a cui Renault sta dedicato tutto il proprio lavoro.

1625515_698166400204455_2048969651_nL’obiettivo è quello di trovare e risolvere i problemi della nuova unità V6 prima dei prossimi test del Sakhir ma, considerando l’entità del problema, appare davvero difficile un recupero così rapido da parte del motorista francese. Rob White, manager Renault F1 Sport, ha chiarito tutti i problemi che la nuova unità francese ha accusato durante l’ultimo test di Jerez, spiegando che i risultati in pista si sono rivelati completamente diversi rispetto a quelli rilevati al banco prova. Ecco le dichiarazioni di White:  “Le cause sono molteplici: non c’è un singolo componente o un sistema che ha causato particolari problemi. Qualcosa è andato storto, specialmente per quanto riguarda il controllo e il funzionamento dei vari sottosistemi della centralina della Power Unit. Per esempio, il primo giorno abbiamo avuto problemi con il sub-sistema all’interno dell’Energy Store, che non ha riguardato né la batteria, ne il funzionamento della stessa, ma di una parte dell’elettronica che era allocata nello stesso pacchetto. Ma abbiamo avuto anche problemi con il turbocompressore, con facili ripercussioni sui sistemi di gestione del motore, che hanno provocato guasti meccanici. Tra il primo e il secondo giorno, con l’aiuto della Red Bull Racing, abbiamo implementato un hardware diverso per affrontare il problema interno all’Energy Store. E questo ha funzionato per i rimanenti giorni di test. E mentre si correva a Jerez, il nostro team di ingegneri a Viry ha gestito la situazione, studiando i dati e proponendo soluzioni”.

1517672_10201341848887779_1645895461_nWhite ha spiegato che Renault potrebbe aver già trovato una strada da percorre per la risoluzione di questi problemi: Abbiamo individuato la possibile causa dei nostri principali problemi al controllo del turbo e implementato alcune soluzioni che sono state distribuite utilizzate nelle tre vetture per il quarto giorno. Ciò ha permesso di stabilire una linea di base minima dalla quale possiamo costruire qualcosa. Ci rendiamo conto che quando le auto hanno girato, non lo hanno fatto ad un livello accettabile. Credevamo di avere una configurazione iniziala abbastanza solida per l’utilizzo in pista, ma i fatti hanno dimostrato altro. Abbiamo fatto delle prove al banco in una configurazione simile a quella che poi ha creato problemi. Ora sappiamo che le differenza tra il banco e le auto sono più di grandi di quanto ci aspettassimo, con la conseguenza che le nostre impressioni iniziali erano complete ed imperfette. Siamo frustrati da questa litania di problemi che avremmo dovuto già affrontare al banco e che ci hanno privato di una preziosa opportunità di apprendimento. Siamo lontani dal tipo di operazioni che avevamo preparato, in gran parte come conseguenza delle soluzioni che abbiamo implementato, ma tutte le informazioni ora sono inutili“.

vettel-red-bull-jerezIl responsabile del reparto sportivo della Renault ha concluso chiarendo che l’intero team sta lavorando per arrivare al prossimo test in Bahrain nella miglior condizione possibile:Nell’affrontare i problemi ci siamo allontanati dalle configurazioni provate al banco con cui eravamo ad agio. Solo i giri in pista hanno permesso una comprensione di gran lunga maggiore dei problemi che ora dobbiamo affrontare. Abbiamo una gran lista di cose da fare in vista del Bahrain. Il prossimo passo è quello di individuare alla radice le cause dei problemi che abbiamo avuto e di sviluppare soluzioni per rafforzare le nostre power unit, in modo da arrivare al prossimo test e girare normalmente. Abbiamo gli strumenti e la determinazione necessari per avere successo. E’ inaccettabile che non siamo stati in grado di attenuare i problemi e permettere ai nostri partner di scendere in pista. Stiamo lavorando sodo per correggere il tiro in tempo per il prossimo test”.