Nonostante i numerosi proclami lanciati nei giorni scorsi, la Renault, durante l’ultima sessione di test in Bahrain, ha accusato gli stessi identici problemi di affidabilità messi in mostra durante la sessione di test a Jerez. Tutti i motorizzati Renault hanno dovuto effettuare tutte le proprie prove con un motore depotenziato che non ha permesso di poter svolgere al meglio tutto il programma di lavoro previsto per questa quattro giorni in medio-oriente. La Renault è indietro, è chiaro, ma nonostante tutto Rob White, manager director di Renault Sport F1, continua a ripetere che in Francia si sta lavorando giorno e notte per risolvere i numerosi problemi di affidabilità messi in mostra dalla nuova Power Unit francese. La Renault ha già introdotto un paio di modifiche all’hardware e al software già in questa sessione in Bahrain, con risultati incoraggianti, ma il gap con Ferrari e Mercedes continua a restare abbissale e il primo Gran Premio della stagione dista soltanto 20 giorni. Inoltre, il congelamento delle unità è davvero alle porte e la Renault continua ad accusare quel pericoloso e grave problema di temperature di esercizio. Ecco le dichiarazioni di Rob White nel post sessione: “Da Jerez a oggi abbiamo effettuato delle modifiche notevoli al pacco batterie, sia per quanto riguarda l’hardware e l’assemblaggio”.
Ha proseguito dichiarando: “Inoltre, sono stati introdotti due livelli di controllo del software all’interno delle centraline. Alcun bug che non consentivano di gestire la coppia sono stati corretti e questo ha consentito alle squadre di fare un chilometraggio accettabile. Inutile dire che i nostri team hanno apprezzato questo cambiamento. Certo, ci sono stati degli stop causati dalla nostra power unit, mentre altri sono imputabili a problemi di carattere strutturale relativi ai telai delle vetture (Toro Rosso e Red Bull su tutti .ndr). Anche se non siamo ancora al livello di sviluppo che vorremmo avere, stiamo comunque ponendo delle ottime basi su cui lavorare e ora sappiamo in quale direzione muoverci. Siamo alcune settimane dietro rispetto a dove pensavamo di essere inizialmente e siamo a conoscenza del fatto che ci vorrà del tempo per tirare fuori il massimo della potenza dalla power unit. Da questo punto di vista, dobbiamo sbrigarci. La deadline per le omologazioni è ormai vicini e c’è ancora molto lavoro da fare. Stiamo collaborando con le nostre squadre più che mai. Abbiamo una lista di problemi da risolvere: alcuni di grande importanza, altri di secondo piano. Ma sono sicuro che al prossimo test saremo più forti e continueremo ad imparare meglio la nostra power unit in vista della prima gara a Melbourne”.