Rob Huff ritorna al successo in Gara 2. Tarquini eredita la vittoria di Ceccon in Gara 3
28 Ottobre 2018 - 11:54
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Race of Japan 2018
Il bergamasco dell'Alfa Romeo parte male perdendo diverse posizioni, ma rimonta fino a vincere. E' costretto a cedere il successo a causa di posizionamento errato in griglia

Le due gare domenicali di Suzuka hanno visto il ritorno alla vittoria di due veterani del Mondiale Turismo: Rob Huff e Gabriele Tarquini. Un successo che mancava rispettivamente da Gara 2 in Ungheria per il pilota della Volkswagen (29 aprile) e da Gara 2 in Slovacchia per il portacolori della Hyundai (14 luglio). I due hanno colto la vittoria partendo entrambi dalla seconda posizione, come accaduto ieri con Kevin Ceccon, a simboleggiare quanto sul tracciato nipponico non sia tanto fondamentale conquistare la prima posizione per la partenza. Due trionfi conquistati in due modi esattamente opposti. Se da un lato Rob Huff ha dovuto mantenere sempre i nervi saldi per evitare un possibile ritorno di Pepe Oriola, dall’altra Tarquini ha amministrato tutto il tempo, dal momento in cui è venuto a conoscenza della penalità del suo connazionale.

RESOCONTO GARA 2
La corsa inizia con un ottimo spunto di Rob Huff che fulmina subito Pepe Oriola strappandogli la testa della corsa. Alle loro spalle, un contatto tra Mehdi Bennani ed Esteban Guerrieri in curva 3 porta l’argentino in testacoda e quindi contro le barriere fuori pista. La gara dell’alfiere di Honda si è quindi chiusa dopo poche centinaia di metri, costringendo la Safety Car ad intervenire per permettere ai commissari di rimuovere la sua Civic.

Alla ripartenza, avvenuta dopo un solo giro di neutralizzazione, Kevin Ceccon e Norbert Michelisz mettono da subito “la quarta” passando rispettivamente Mehdi Bennani e Denis Dupont. Il pilota italiano, non ancora sazio del risultato di ieri, inizia una formidabile rimonta passando prima Comte alla 130R, quindi Dupont al giro successivo. Il belga dell’Audi, però è stato sopravanzato anche da Panis e Tarquini a causa di un repentino calo di prestazioni sulla sua RS3. Dopo i tre sorpassi, l’Alfista si è subito messo all’inseguimento di Gabriele Tarquini, nel tentativo di prendersi la quinta posizione. Intanto davanti Norbert Michelisz ha più volte tentato di indurre Oriola all’errore, senza però riuscirci.

Al termine dei 10 giri Rob Huff ha tagliato per primo il traguardo, conquistando così la sua seconda vittoria stagionale. Dietro di lui la Cupra di Oriola e la Hyundai di Michelisz che ritorna in zona punti dopo 4 gare di stop e ritrova un podio mancante dalla vittoria allo Slovakiaring a metà luglio. Quarta la prima delle Audi con Aurelien Panis, seguito da Gabriele Tarquini, Kevin Ceccon e l’altra Audi di Denis Dupont. Ottavo Aureliene Comte con la prima delle Peugeot, quindi Mehdi Bennani e Yann Ehrlacher con l’unica Honda a punti.

Una penalità di cinque secondi inflitta a Dupont dopo la gara fa scivolare il pilota Audi in 13a posizione, permettendo così a Yvan Muller di entare in zona punti.

RESOCONTO GARA 3

L’ultimo round dell’appuntamento giapponese vede una pessima partenza di Kevin Ceccon che non è riuscito a sfruttare la sua prima pole position per scappare via. Ad approfittarne sono stati Gabriele Tarquini che si è subito portato in testa alla gara ed Ehrlacher salito da quarto al secondo posto, sopravanzando anche Comte. Intanto a centro gruppo Yvan Muller rimedia alla pessima qualifica introducendosi da subito in zona punti con l’ottavo posto, mentre Michelisz ne scivola fuori dopo essere stato spinto fuori pista alla curva Degner. Pochi secondi più tardi un contatto tra Muller e Oriola alla Spoon porta lo spagnolo a perdere aderenza sulla sua Cupra e una posizione a favore dell’alsaziano.

Al termine del giro, inizia la rimonta di Ceccon che si riprende la terza posizione ai danni di Comte, sopravanzandolo alla chicane Casio. In curva 1 il talento italiano, di nuovo infiammato, strappa anche la seconda posizione ad Ehrlacher e mettendosi così subito all’inseguimento del primo posto difeso da Tarquini.

Al terzo giro Guerrieri arriva lungo alla Hairpin innescando un contatto (per cui sarà penalizzato di 10sec a fine gara, ndr) con Muller, il quale perde una posizione a favore dell’argentino ed un’altra a favore di Oriola che restituisce il sorpasso alla Spoon. Da questo momento in poi e per il resto di tutta la gara una maxi sfida tra Guerrieri, Oriola, Muller, Huff e Michelisz caratterizza questa gara con sorpassi e controsorpassi, sportellate, tagli di chicane e fuori pista. Proprio il taglio della Casio Triangle, effettuato più volte da Oriola, porta i commissari di gara a infliggere un Drive Through al pilota Cupra, il quale perde la zona punti e si allontana dalle possibilità iridate. Al settimo giro un sorpasso importante avviene anche nelle prime posizioni con Comte che prende la terza posizione di Ehrlacher. Il pilota francese poco dopo è però costretto a parcheggiare la sua Civic a causa di un problema che non gli permette di continuare.

Un’altra penalità comminata, che questa volta cambia solo il destino della gara, è quella data a Kevin Ceccon. Il pilota italiano si è visto infliggere 5 secondi di tempo aggiuntivo per essere partito troppo avanti rispetto alla posizione standard nella casella in griglia. Per questo motivo Gabriele Tarquini, il quale sul collo il fiato del bergamasco, ha prontamente ceduto la leadership della gara.

Sotto la bandiera a scacchi è Kevin Ceccon a transitare per primo con 3 secondi di vantaggio su Gabriele Tarquini. Questo non basta per bissare il successo di ieri, così è il ‘Cinghio’ a trionfare per la quinta volta in questa stagione. Dietro di lui Aurelien Comte guadagna la seconda posizione grazie al gap di 4.5 secondi dal pilota Alfa Romeo che riesce comunque a difendere il terzo gradino del podio, grazie anche al sorpasso (per il quarto posto, ndr) di Bennani su Panis all’ultimo giro, il quale ha fatto perdere tempo prezioso ad entrambi. Sesta posizione per Rob Huff che vince la guerra di centro gruppo precedendo Frederich Vervisch e Thed Bjork che hanno sfruttato le lotte altrui per insinuarsi al settimo e ottavo posto. Michelisz e Vernay chiudono la zona punti. Muller è stato costretto al ritiro a un giro dalla fine dopo aver perso diverse posizioni conseguentemente al contatto con Michelisz alla Casio Triangle. Da annotare l’ottima 11esima posizione, a soli due decimi dalla zona punti, per Tiago Monteiro, nel week-end del suo ritorno.

Il WTCR tornerà tra due settimane a Macao per il round conclusivo della stagione 2018. I giochi per il titolo sono ancora tutti aperti con Gabriele Tarquini in vetta a 291 punti. Il primo degli inseguitori è Yvan Muller staccato di 39 lunghezze, seguito dal suo team-mate Thed Bjork con 238 (-53) punti. Più distante Pepe Oriola a 227 (-64). Matematicamente in lizza ci sono anche Vernay con 216 punti (-75), Guerrieri con 213 (-78) e Michelisz con 212 (-79).

Per quanto concerne il titolo dei team BRC ritrova la leadership con 510 punti a +8 rispetto all’Yvan Muller Racing. Molto più staccato, ma con una piccola possibilità di vittoria, l’ALL-INKL.com Munnich Motorsport che insegue a quota 401.