Robert Kubica è senza dubbio considerato uno dei più grandi talenti perduti della Formula 1. In seguito al terribile incidente nel Rally di Andora del 2011, nel quale ha rischiato l’amputazione della mano destra, il pilota polacco ha dovuto rinunciare alla sua carriera in Formula 1 prima di rientrare nuovamente nel Circus quest’anno come terzo pilota della Williams.
In una recente intervista rilasciata a formula1.com, per la prima volta Kubica ha confermato una indiscrezione relativa a sette anni fa data che non ha mai trovato riscontro nel tempo, ovvero un accordo tra lui e la Ferrari che lo avrebbe fatto vestire di rosso a partire dalla stagione 2012.
“Quel maledetto Rally in Andora sarebbe probabilmente stato il mio ultimo, dato che la squadra per cui avrei guidato nel 2012 non me lo avrebbe più permesso – ha dichiarato Kubica – Sì, quel team era la Ferrari. Non so se Fernando (Alonso, ndr) ne fosse a conoscenza, ma avevo anche accettato un taglio dello stipendio che guadagnavo in Renault pur di approdare a Maranello”.
“Non sono diventato un pilota della Ferrari, ma ci sono arrivato davvero vicino. La mia guarigione è stata così dura che per i primi 18 mesi non ci pensavo più di tanto perché la mia testa era presa dalle ferite e concentrata sul mio recupero. Più passa il tempo, però, più diventa difficile accettare quanto accaduto. Ci sono stati momenti difficili in cui il recupero e gli interventi chirurgici richiedevano tutto me stesso, ma non posso negare che il pensiero andava spesso alla Formula 1. Il recupero è stato doloroso, ma non è stato reso più doloroso dal sapere che avrei dovuto essere al volante di una Ferrari. Il peso si comincia a sentire solo adesso”.
“Per me il rally non era solo un divertimento, era un’opportunità per diventare un pilota migliore, più completo – ha aggiunto Kubica – Sono convinto che, grazie all’esperienza nei rally, la stagione 2010 con la Renault sia stata molto più produttiva: sensibilità, gestione delle slick in condizioni di bagnato, piccole cose del genere. Ma ho pagato un grosso prezzo per questo, e lo sto ancora pagando”.
A questo punto viene quasi naturale fantasticare su cosa sarebbe stata la stagione 2012 (e le seguenti) se quel dannato incidente del febbraio 2011 non sarebbe mai accaduto. Alonso sarebbe riuscito a trionfare nel Mondiale, perso per soli tre punti a vantaggio della Renault di Sebastian Vettel, o forse anche lo stesso Kubica sarebbe stato in lotta fino alla fine? E Massa? Come e dove sarebbe proseguita la sua carriera? Purtroppo la storia ci ha raccontato ben altro, e non avremo mai una risposta.