HUNGARORING – He’s back. E’ tornato. Robert Kubica si era ripromesso di fare ritorno in un paddock di Formula 1 solo qualora avesse indossato una tuta da pilota e un casco. Detto e fatto. Il pilota polacco, a sei anni e mezzo di distanza dall’incidente al Rally di Andora nel quale ha rischiato la carriera e la vita, è tornato al volante di una vettura di F1 in una sessione ufficiale di test.
All’Hungaroring Kubica ha fugato ogni dubbio sulla bontà delle sue condizioni fisiche, completando ben 142 giri. L’ex pilota della BMW ha praticamente coperto la distanza di due GP d’Ungheria, fermandosi solamente per la pausa pranzo. Il quarto tempo di giornata, ottenuto con vettura non completamente scarica di benzina, ha dimostrato che Kubica, oltre a star bene, non ha perso il piede pesante che lo aveva contraddistinto nella sua breve carriera in Formula 1.
“Non esistono super eroi, ma persone che con dedizione e passione cercano di raggiungere I propri obiettivi – ha dichiarato Kubica a margine dei test – Quando mi sono fermato dopo mezzogiorno, ho avuto dei dubbi, ma nel pomeriggio tutto è cambiato. Ho capito che i supereroi non esistono, ma che usando la testa, e compiendo un passo alla volta, si possono risolvere molti problemi. Ho analizzato i dati del mattino, e sono tornato in pista più lucido e libero mentalmente.”
Kubica ha poi aggiunto: “Non sono felice al 100%. La macchina è totalmente diversa rispetto a quella che avevo guidato un mese fa, perciò è servito del tempo per adattarsi a un qualcosa di diverso. L’Ungheria è uno dei tracciati più difficili per il fisico, e come ha detto Hulkenberg, se un pilota riesce a guidare senza problemi qui, allora può guidare ovunque. Ovviamente non era semplice, e non lo nascondo, però è andata bene. Ho completato 140 giri e potrei tornare tranquillamente in macchina domani, per cui la forma c’è. Non ho sentito dolore e sto bene. E’ chiaro che dopo otto ore di test, con una sola pausa di 10 minuti, sono stanco: ma è normalissimo. Mi è spiaciuto non poter simulare la qualifica a causa delle bandiere rosse, ma oggi ho valutato tanti aggiornamenti portati dalla Renault, e penso che abbiamo fatto un buon lavoro.”
Tantissimi tifosi hanno accolto con felicità e ardore il rientro di Kubica, e il pilota polacco ha voluto ringraziarli: “Non mi aspettavo così tanto affetto per me. C’erano tantissimi fan. Probabilmente c’è tanta gente che crede in me. Ci credono (nel suo ritorno in pianta stabile in F1, ndr.” Roberto Chinchero ha poi chiesto a Kubica se anche lui ci creda, e lui ha risposto: “Domani torno a casa, poi vedremo”.