Dopo le difficoltà della prima sessione, il team Penske ha lanciato il guanto di sfida alle rivali facendo segnare la miglior prestazione nel secondo turno di libere, che precede la qualifica.
A mettere a segno il miglior tempo ci ha pensato il tre volte vincitore della 500 miglia di Indianapolis, il brasiliano Helio Castroneves. L’alfiere di Roger Penske ha girato in 1’37”036, precedendo di circa tre decimi Nicolas Lapierre, al volante della Nissan DPi dell’ESM. Terza posizione per la prima Cadillac con Filipe Albuquerque.
Per trovare la Ligier di Fernando Alonso bisogna scendere fino alla dodicesima posizione, ottenuta con il tempo di 1’37”960 ottenuto da Lando Norris. La sensazione è che la Ligier sia la vettura più in difficoltà di quelle della classe prototipi, al pari forse della Riley.
In classe GT Le Mans si è issata in testa proprio sul finale della sessione la Porsche 911 RSR #911 con Patrick Pilet. Il francese ha ottenuto il crono di 1’43.902, con il quale è stato davanti di appena 68 millesimi alla Corvette di Jan Magnussen.
Solo settima la Ferrari del Risi Competizione, che non ha migliorato i tempi della prima sessione dove si era posizionata al secondo posto. Terza e quarta piazza per le due Ford GT. Chiudono le BMW, con una M8 ancora acerba. Tra le GT Daytona comanda, invece, Alvaro Parente. al volante della sorprendente Acura NSX con il tempo di 1’46”790.
Appuntamento alle 21:55 ora italiana per le qualifiche della 24 Ore di Daytona 2018.