La Red Bull ha messo davvero le ali nella seconda sessione di prove libere e ha fatto segnare i primi due tempi con Max Verstappen e Daniel Ricciardo, dimostrando, ancora una volta, il grande momento di forma della RB12.
Al termine delle tre ore di prove in pista, lo stesso Ricciardo ha tracciato un bilancio della giornata, soprattutto nell’ottica delle qualifiche e della gara di domenica. “Oggi è stato un giorno piuttosto positivo per noi, non possiamo certo negarlo. E’ vero che sulla carta siamo nelle prime due posizioni, ma le Mercedes si sono nascoste parecchio, tant’è che non hanno nemmeno usato le Super Soft per fare il tempo, e la Force India è molto vicina e non deve essere affatto sottovalutata” ha dichiarato il pilota australiano.
“Abbiamo lavorato bene nel complesso, la squadra è stata molto attenta nella ricerca del giusto set-up, ma possiamo ancora limare qualche dettaglio ed essere ancora più veloci domani. Questa notte i ragazzi saranno al lavoro per cercare di portare la vettura oltre il limite imposto oggi”.
Daniel si è poi soffermato sul comportamento delle gomme, soprattutto per quanto riguarda il passo gara. “In ottica gara, non credo che sia possibile puntare su una strategia ad una sola sosta. Sarà molto improbabile riuscirci, soprattutto se farà caldo come lo ha fatto oggi. L’unico modo per farlo potrebbe essere l’uso di una ‘Super Hard’, ma con le mescole che abbiamo a disposizione credo che dovremmo avere almeno due soste. Con un giro così lungo le Super Soft non reggono troppe tornate, infatti un po’ tutti abbiamo faticato con questo compound oggi”.
Nelle FP1 del mattino, Ricciardo ha anche avuto modo di provare per la prima volta l’Halo, il sistema di protezione della testa del pilota studiato dalla Ferrari, il cui debutto è stato, però, posticipato almeno al 2018. Daniel ha potuto fare, così, un confronto con l’Aeroscreen, la soluzione proposta proprio dalla Red Bull, che ha debuttato in pista quest’anno a Sochi.
“In fin dei conti non è completamente da buttare, anche se certamente bisogna lavorare parecchio prima di arrivare a una soluzione definitiva. E’ molto importante, però, che molti di noi lo provino in pista, per avere quanti più feedback possibili prima della fine della stagione”.