Appena subentrato a Maurizio Arrivabene come team principal e concentrato sulla prima gara dell’anno, Mattia Binotto ha rivelato al Corriere della Sera che alla fine della scorsa stagione stava per lasciare la scuderia di Maranello.
Il discorso di Binotto parte dalla mancata vittoria iridata dello scorso anno: “Dopo aver perso, sentivo di non essere più in grado di svolgere al meglio il mio lavoro. Questo mio pensiero poteva avere delle conseguenze anche sul gruppo, quindi si, ho pensato di lasciare la Ferrari”. Binotto è in Ferrari da ben 25 anni: “La mia esperienza in F1 vale molto, altri team hanno provato ad ingaggiarmi, ma amo la Scuderia da quando sono bambino e non ho mai pensato di lavorare per un’altra squadra”.
Dopo settimane di speculazioni che vedevano il suo rapporto personale con Arrivabene in una pessima situazione, con conseguente allontanamento di quest’ultimo, il nuovo team principal ha finalmente messo in chiaro che, a livello umano, i due non hanno mai avuto divergenze: “Ho avuto il piacere di vivere in prima persona le vittorie di Todt, Brawn, Schumacher e successivamente Domenicali: da loro ho imparato molto, così come da Maurizio e lo ringrazio per questo. Avevamo diversi punti di vista per quanto riguarda la gestione del gruppo o di un weekend di gara, ma la nostra relazione personale è sempre stata buona”.
La prima monoposto dell’era Binotto sembra essere nata sotto una buona stella. Per la Ferrari è giunto il momento di capitalizzare tutti i progressi fatti in questi anni, arrivando finalmente alla vittoria.