Alla fine la decisione è arrivata: la Corte d’Appello della FIA di Parigi ha rigettato il ricorso della Red Bull sulla squalifica di Daniel Ricciardo, avvenuta dopo il Gran Premio d’Australia. Ieri alcuni avvocati e dirigenti della scuderia anglo-austriaca si erano presentati nella capitale francese, per porre alla Corte le loro ragioni riguardo al ricorso presentato, ma la FIA ha confermato quella che era stata la decisione presa dalla commissione di gara di Melbourne, dopo che i dati emersi dal flussometro avevano indicato che Ricciardo aveva oltrepassato più volte il limite massimo di consumo di carburante.
La Corte d’Appello era presieduta da Harry Duijm (Federazione olandese) e composta da Rui Botica Santos (Fed. portoghese), Philippe Narmino (Fed. di Monaco), Antonio Rigozzi (Fed. svizzera) e Jan Stovicek (Fed. ceca).
Questo il verdetto emesso stamattina: “La corte, dopo aver ascoltato entrambe le parti ed aver esaminato le prove, ha deciso di confermare la decisione n°56 dei commissari di gara, che aveva escluso la macchina n°3 della Infiniti Red Bull Racing dalla classifica finale del Gran Premio d’Australia“.
La FIA ha inoltre comunicato che pubblicherà tutte le ragioni di questa decisione nel corso della settimana.