L’uomo di giornata della domenica del DTM a Hockenheim non può non essere René Rast. Il pilota tedesco, vice campione 2018 e uomo record per il maggior numero di vittorie consecutive, ha messo un atto una prestazione eccezionale nella seconda corsa d’apertura di stagione. Il porta colori di Audi, partito in penultima fila dopo un problema in qualifica, ha sfruttato la Safety Car causata dall’errore di Loic Duval per effettuare la prima sosta. Con un ritmo martellante si è portato in prima posizione, prima di rientrare ai box per la seconda sosta, che lo rimesso in pista sempre al comando della corsa. Il porta colori della casa degli Anelli ha inoltre chiuso la corsa con 12 secondi di vantaggio sul resto della concorrenza.
CRONACA DELLA GARA
Allo spegnimento dei semafori un buono spunto di Mueller e Glock porta i due in seconda e terza posizione, grazie anche alla pessima partenza di Wittmann e Frijns, mentre il poleman Eng ne approfitta per mettere tra sé e gli altri qualche metro di vantaggio.
La prima parte della corsa non ha visto particolari spunti fino al settimo giro quando un problema tecnico sulla RS5 di Mike Rockenfeller ha costretto il tedesco al ritiro. Un giro più tardi un’altra Audi è uscita dal palco della corsa. Questa volta Loic Duval è finito lungo nel tornante del Motordrome, insabbiandosi e costringendo la Safety Car a scendere in pista. Ad approfittare della vettura di sicurezza al comando sono stati Paul di Resta e René Rast che hanno effettuato la loro sosta obbligatoria.
Alla ripartenza Van Der Linde è stato indotto a un testacoda dopo il tamponamento da parte di Green nella Mercedes Arena e un giro più tardi allo Spietzkehre stessa sorte per Wittmann giratosi dopo un contatto con Fittipaldi. I due autori del tamponamento sono stati costretti al Drive Through da parte dei commissari di gara. Nel giro di restart, inoltre Spengler ha avuto la meglio su Glock per il terzo posto e Frijns su Wittmann per il sesto.
La Safety Car è stata d’oro per René Rast che con gomme più fresche ha iniziato una rimonta che dalla bandiera verde al decimo giro, in quattro giri, si è portato da metà classifica alla leadership della corsa. I suoi avversari hanno effettuato il pit obbligatorio tra il 12° e il 21° giro, ma nonostante tutto Rast ha messo in pista un ritmo talmente imponente da seminare il resto della compagnia prima ancora che gli altri effettuassero la propria sosta.
Alla ventiduesima tornata il tedesco di Audi è tornato nuovamente in pit lane per la seconda sosta, lasciando così Frijns al comando, ma per un solo giro, il quale a sua volta ha lasciato in eredità la leadership a Paul di Resta con l’Aston Martin. Anche l’inglese ha optato per la stessa strategia dell’alfiere Audi, ma il portacolori di Aston Martin ha effettuato il suo pit due giri dopo rispetto all’avversario, rientrando poi in pista a centro gruppo.
Dopo il giro di soste due sono stati i piloti protagonisti in pista. Da un lato Robin Frijns ha scalato nuovamente diverse posizioni portandosi fino alla terza, mentre Wittmann ne ha perse diverse scivolando in ottava.
Sotto la bandiera a scacchi René Rast è transitato da vincitore con un vantaggio di dodici secondi su Nico Muller e Robin Frijns che ha mancato la seconda piazza per appena due decimi. Terzo posto per Eng, beffato proprio dall’olandese a due giri dalla fine, quindi la BMW di Spengler seguita dalla vettura gemella di Glock. Settimo posto per la prima delle Aston Martin con Paul Di Resta, quindi Marco Wittmann, seguito da Jamie Green che in 14 giri ha recuperato 9 posizioni portandosi dall’ultima piazza fino al nono posto. Eriksson chiude la zona punti.