Renault è ancora indietro rispetto a Mercedes e Ferrari. Abiteboul: “Paghiamo le scelte di Briatore”
30 Dicembre 2017 - 9:54
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Il boss di Renault Sport accusa l'ex team principal: "Nel 2007 ha licenziato centinaia di persone. La Mercedes invece ha investito molto"

Dopo un anno particolarmente difficile, nel 2017 la Renault ha ricominciato ad alzare la testa. Il costruttore francese, che nel 2016 è rientrato in F1 con un team ufficiale dopo essere rimasto come motorista di riferimento della Red Bull negli anni d’oro del team di Mateschitz, in questa stagione è riuscito costantemente a lottare per la zona punti. Nico Hulkenberg ha avuto delle buone gare, e con un’ottima prestazione nel GP di Abu Dhabi ha permesso alla Renault di arrivare sesta nel mondiale costruttori. E il tedesco, che nella prima parte dell’anno ha avuto a fianco un pilota poco competitivo come Palmer, ora ha in Sainz un compagno veloce e non semplice da battere.

Nel 2018 la Renault punta a rimanere sempre nella top ten e ad avvicinarsi molto a MercedesFerrari Red Bull. Un obiettivo non certo facile da raggiungere, considerando la forza e i mezzi a disposizione dei tre top team del momento. Ma la casa francese sta investendo molto, ha due piloti di valore e ha chiuso il 2017 in crescita. Molto dipenderà dalla competitività del motore, spesso tallone d’Achille della squadra, e in generale di tutti i team spinti dalla power unit francese. La Renault sta lavorando duramente per realizzare una power unit all’altezza di Mercedes e Ferrari per colmare un gap non enorme, ma comunque tangibile. E questo gap è presente da troppo tempo, e secondo il team francese è stato causato da Flavio Briatore, ex team principal della squadra fra il 2002 e il 2009.

 

 

“Viry-Châtillon è un team che ha necessità di essere ricostruito e dove tutti hanno bisogno di imparare di nuovo a lavorare assieme – ha detto Cyril Abiteboul, capo del team Renault – Ancora oggi paghiamo le decisioni prese da Flavio Briatore nel 2007, quando licenziò centinaia di persone quando venne deciso di congelare lo sviluppo del motore. E’ stato un ritiro dalla F1, mentre la Mercedes ha mantenuto saldo il suo impegno, ha acquistato la Ilmor nel futuro con molti progetti che hanno anticipato quanto sarebbe successo in F1. Da quando sono tornato in carica nel 2014, ho assunto circa 100 persone a Viry-Châtillon. La struttura ovviamente è stata modificata, con una redistribuzione delle responsabilità. Ora le persone hanno solo bisogno di lavorare assieme e di intendersi anche senza parlare”.