Il punto di forza della power unit realizzata dalla Mercedes è la possibilità di esprimere tutta la potenza nelle fasi decisive della qualifica e della gara. A differenza delle unità motrici degli altri costruttori, le power unit tedesche hanno a disposizione un numero limitato di giri nel weekend durante i quali possono essere spremute al massimo. I piloti motorizzati Mercedes impostano una mappatura molto aggressiva, che permette loro di guadagnare diversi decimi di secondo. Un fattore utile e decisivo in qualifica e nelle fasi cruciali delle gare.
Proprio questo elemento peculiare dei motori Mercedes è finito nel mirino della Renault, coi motoristi della casa costruttrice francese che stanno lavorando alacremente per poter avere la possibilità di spingere al massimo la power unit come i tedeschi. I team che usano i motori Renault soffrono molto in qualifica, visto che non possono aumentare troppo la potenza della power unit per motivi di affidabilità. Ecco quindi che l’obiettivo principale della Renault per il 2018 è disporre del “bottone magico”, cioè una mappatura di motore aggressiva e in grado di dare ai team spinti dai motori francesi di esprimere la massima prestazione della power unit per 6-7 giri nel weekend di gara.
“Il problema in qualifica è che non abbiamo una mappatura di massima potenza come i nostri avversari – ha detto Chris Horner, team principal della Red Bull, team che utilizza motori Renault ribattezzati TAG-Heuer – Sono sicuro che questo ci costi mezzo secondo al giro. Abbiamo potuto apprezzare questa cosa in Malesia: non c’era una singola curva in cui la nostra macchina risultasse più lenta rispetto alle altre monoposto”.
Cyril Abiteboul, boss della Renault, ha spiegato: “Stiamo facendo tutto il possibile per avere un motore competitivo l’anno prossimo. Il motore la domenica va bene, mentre è certamente migliorabile in configurazione qualifica. Non abbiamo una modalità ‘magica’ per la qualifica, ma ci stiamo lavorando. Le performance della power unit miglioreranno sensibilmente l’anno prossimo sia in gara che in qualifica. Il punto principale è garantire l’affidabilità: quest’anno abbiamo perso troppi punti per carenza di affidabilità del pacchetto complessivo”.