Gara dai due volti oggi a Zolder, tra una prima parte scevra di emozioni e un finale incandescente con molte lotte in pista. Ad avere la meglio su tutti è stato Renè Rast, che ottiene il suo secondo successo stagionale dopo la vittoria di Gara 2 ad Hockenheim. Il tedesco dell’Audi, una volta preso il comando, è riuscito a controllare benissimo gli unici due momenti critici della sua gara, ovvero il rientro in pista dopo la sosta e la ripartenza a seguito del regime di Safety Car. Weekend belga da incorniciare per il secondo arrivato, Philipp Eng, che completa una due giorni a podio dopo il trionfo di ieri in Gara 1 diventando il nuovo leader del campionato, grazie anche al concomitante disastro di Wittmann, ultimo e autore di un contatto che ha messo fuori gara Frijns. Terzo posto per Jamie Green, vero mattatore della domenica di Zolder, con duelli e sorpassi splendidi nel finale di gara, come quelli su Dennis e Glock in Curva 1 e su Van der Linde, di forza, nel corso dell’ultimo giro per la conquista del podio. Da sottolineare la grande prova di Jake Dennis, con l’unica Aston Martin superstite (Di Resta non ha nemmeno corso per un problema al motore), che chiude 6° e regala al team inglese il suo miglior piazzamento fino a questo momento.
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Al via Van der Linde scatta bene dalla pole position e resiste all’attacco di Eng, che finisce largo all’uscita della seconda curva e da 2° scende 5°. Buone anche le partenze di Glock e Green, che si ritrovano rispettivamente 3° e 7° al termine del primo giro. Come ormai consuetudine, inizia subito il valzer delle soste, con Juncadella che apre le danze, seguito due giri dopo da Spengler, mentre in pista Frijns sopravanza Glock e si porta al 3° posto. A questo punto l’unica azione avviene in corsia box, fino al decisivo sorpasso per il comando della gara di Rast sulla BMW di Van der Linde all’undicesimo giro, col tedesco che aveva seguito da vicino il sudafricano sin dai primi giri. Intanto, le soste rimescolano un po’ le carte, con Eng che, grazie alla sosta anticipata rispetto agli avversari, riesce ad essere virtualmente 3°, ai danni di Frijns e Glock. Cosa che non succede, invece, tra Rast e Van der Linde, che restano 1° e 2°, nonostante le difficoltà dovute alle gomme fredde. Al diciottesimo giro arriva il primo ritiro di giornata, con Habsburg messo K.O. da un problema tecnico, mentre poco dopo Wittmann combina il patatrac. Infatti, il due volte campione del DTM, all’alba del ventiduesimo giro tampona il posteriore dell’Audi di Frijns in Curva 1, mandando l’olandese in testacoda e costringendolo al ritiro. Il contatto comporta un drive thorugh meritato al tedesco della BMW e l’uscita in pista della Safety Car, che farà il suo rientro al termine del ventiseiesimo giro.
Alla ripartenza comincia, di fatto, una nuova gara, con duelli, sorpassi e sportellate a non finire: inizia Eng che sopravanza Van der Linde per il 2° posto, mentre Rockenfeller si sbarazza di Glock e sale 4°. Molteplici le escursioni sulla ghiaia, ma una di questa è fatale per Juncadella, che rientra mestamente ai box e si ritira. Al ventinovesimo giro avviene il sorpasso capolavoro di Jamie Green, che in Curva 1 sopravanza contemporaneamente Dennis e Glock, conquistando il 5° posto. L’inglese dell’Audi, però, ha una marcia in più e non si ferma, andando a passare anche Rockenfeller, per poi mettersi negli scarichi della BMW di Van der Linde. Gli ultimi giri sono una lotta infuocata per il 3° e 6° posto: dietro Dennis riesce ad avere la meglio su Glock, che scivola 13° dopo una escursione fuori pista, mentre davanti la contesa viene decise solo a poche curve dalla fine. Infatti, Green, con una mossa di forza, passa Van der Linde, col sudafricano che viene beffato anche dall’altra Audi di Rockenfeller.
Quindi, Gara 2 termina col trionfo di Rast e il podio di Eng e Green, che non lo otteneva da più di un anno. A punti anche Rockenfeller, Van der Linde, Dennis, Spengler, Mueller, Fittipaldi e Eriksson.
Grazie alla vittoria di ieri e al 2° posto di oggi, Philipp Eng è il nuovo leader del campionato con 59 punti, 5 in più di Renè Rast. Resta a quota 43 punti Wittmann, che vede avvicinarsi le Audi di Rockenfeller e Mueller, rispettivamente con 42 e 41 punti.