Al via Mueller scatta benissimo e mantiene la leadership della gara davanti a Spengler, mentre Rast resta piantato sulla sua piazzola e viene superato da tutto il gruppo, scivolando in ultima posizione. Del caos creato dall’Audi #33, ne approfittano Eng, Green e Frijns, che salgono rispettivamente al 3°, 4° e 5° posto. Dal catino della prima curva riescono a uscire tutti indenni, tranne Pietro Fittipaldi, ritrovatosi con una sospensione danneggiata dopo i contatti con altre vetture; il brasiliano è così costretto a parcheggiare la sua Audi a bordo pista, causando l’entrata della Safety Car. Alcuni piloti decidono di sfruttare il momento e di effettuare subito la sosta obbligatoria, come Rast, Rockenfeller, Eriksson, Habsburg, Wittmann, Juncadella e Dennis. Si ferma anche Frijns, ma per l’olandese si tratta di ritiro. Alla ripartenza dopo la SC tutto resta invariato, ma al termine del decimo giro Van der Linde tocca Glock, col tedesco che finisce in testacoda davanti a Duval, che non può far altro che tamponare la BMW #14. Rast, intanto, forte della sosta già effettuata, risale fino al 5° posto e, dopo i pit stop di Mueller, Spengler ed Eng, vola in testa alla gara con un vantaggio di più di 30 secondi su Eriksson. Proprio lo svedese sarà protagonista degli ultimi giri, per via della bellissima battaglia con Mueller, risalito 3° dopo i sorpassi su Dennis, Juncadella e Wittmann. Solo all’ultima curva dell’ultimo giro, però, Mueller riesce ad avere la meglio su Eriksson, per un comunque buon 2° posto. Quindi, oltre ai primi tre, arrivano a punti anche Duval, Spengler, Juncadella, Eng, Wittmann, Dennis e Habsburg.