Pole e vittoria autorevole per Renè Rast al Nurburgring, che coglie la sua seconda vittoria stagionale dopo la Gara 2 di Zandvoort. Il campione in carica del DTM è stato abile ad effettuare un’ottima partenza e a mettere tra sè e i suoi diretti avversari dei preziosi secondi prima di effettuare la sosta; l’unico che ha cercato di impensierire il tedesco dell’Audi è stato Bruno Spengler che, negli ultimi due giri, si era portato a circa un secondo da Rast, ma il canadese non è riuscito nemmeno a prendere il DRS, accontentandosi così del 2° posto. Terzo gradino del podio per Gary Paffett, che torna leader del DTM dopo l’ultimo posto odierno di Paul Di Resta, messo out da un testacoda causatogli da un’entrata al limite di Philipp Eng. L’inglese della Mercedes, però, se l’è vista brutta negli ultimi giri, quando negli specchietti è apparsa la sagoma gialla della BMW di Timo Glock, arrivato 4° per una manciata di decimi.
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Al via le posizioni di testa rimangono inalterate, con Rast che guida il gruppo davanti a Paffett e Spengler, mentre Auer è costretto a dare una bella tamponata a Wittmann per mantenere il 4° posto. Nelle retrovie Frijns finisce in testacoda dopo un contatto con Mortara, al quale verrà esposta la bandiera bianca/nera. Al termine del primo giro Juncadella lascia strada a Di Resta per il 7° posto, ma, diverse tornate dopo, lo spagnolo della Mercedes ha una lunga battaglia con Glock che termina con una breve escursione sull’erba, la quale gli farà perdere svariate posizioni. Intanto inizia il valzer dei pit stop con Frijns, mentre i primi del gruppo di testa a fermarsi sono Auer e Wittmann. Al dodicesimo giro, però, succede il patatrac che esclude Di Resta da un possibile arrivo a punti: lo scozzese, dopo aver passato Eng alla prima curva, si ritrova vittima di un attacco scellerato da parte dell’austriaco della BMW, che manda in testacoda l’ex pilota della Force India. Di Resta ripartirà ultimo, mentre Eng verrà penalizzato con un giusto drive-through. All’inizio del quindicesimo giro, Spengler porta il suo attacco decisivo su Paffett, riuscendo anche a conservare il 2° posto dopo la sosta, con Rast che, in solitaria, continua a fare l’andatura. Intanto Green si gira da solo in Curva 1, dovendo dire addio a un buon piazzamento in zona punti, visto che si trovava alle spalle di Auer grazie alla sosta anticipata nelle prime battute di gara. Al ventottesimo giro si esaurisce la girandola dei cambi con Duval, che, insieme a Rockenfeller, sarà tra i protagonisti della seconda metà di gara; infatti, se il francese (11° dopo la sosta) riesce a risalire 8°, il tedesco fa ancora meglio, recuperando fino al 6° posto, con i sorpassi su Farfus, Auer e Wehrlein. Oltre a loro, però, le ultime tornate vengono accese dalle BMW Glock e Spengler: il tedesco passa Wittmann e si mette negli scarichi di Paffett, ma l’ex pilota di Jordan e Toyota sbaglia la frenata alla chicane NGK a due giri dalla fine e perde tempo molto prezioso. Dall’altra parte, il canadese accorcia il distacco da Rast sempre più, ma non riuscirà ad andare sotto il secondo per il DRS, col tedesco dell’Audi che certifica la sua bellissima vittoria al Nurburgring.
Quindi, oltre a Rast, Spengler e Paffett, arrivano a punti anche Glock, Wittmann, Rockenfeller, Wehrlein, Duval, Farfus e Mueller.
Come detto precedentemente, Gary Paffett, dopo lo sfortunato weekend di Misano, torna in vetta alla classifica piloti del DTM con 194 punti, 8 in più di Paul Di Resta, rimasto fermo a 186. Lontanissimi tutti gli altri, con Mortara (122 punti) che vede insidiato il suo terzo posto iridato da Rast (121) e Glock (119).