Raikkonen batte il record di Marina Bay nelle FP2, ma Hamilton è incollato. Vettel a muro
14 Settembre 2018 - 16:08
|
GP Singapore
Testa a testa tra i due che si sono contesi la vittoria del GP d'Italia, mentre il tedesco perde mezza sessione dopo aver urtato il muretto in uscita dalla penultima curva

Continua il duello ravvicinato tra Ferrari e Mercedes nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore. A Marina Bay, Kimi Raikkonen ha ottenuto il miglior tempo grazie al suo 1’38″699, più veloce del record della pista ufficiale (comunque accorciata di due metri rispetto allo scorso anno, ndr), ma Lewis Hamilton è praticamente incollato alle sue spalle con un ritardo di appena 11 millesimi.

Terza e quarta posizione per le Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, che dopo essersi messi davanti a tutti nelle FP1 pagano oltre mezzo secondo dai due battistrada. I due toreri si sono però messi alle spalle la seconda Freccia d’Argento di Valtteri Bottas, ancora una volta molto lontano dalle prestazioni del suo compagno di squadra, dimostrando un passo gara fenomenale che potrebbe creare qualche grattacapo a Ferrari e Mercedes.

Solo nono, invece, Sebastian Vettel, che ha pagato a caro prezzo un errore durante la sua simulazione di qualifica, che lo ha visto baciare pesantemente il muretto in uscita dalla penultima curva. Il tedesco non ha neppure effettuato la sua simulazione del passo gara, con la Ferrari che dovrà basarsi esclusivamente sui dati raccolti da Raikkonen per studiare le strategie in vista del Gran Premio di domenica.

Tutto sommato positiva la giornata della Renault, che ha chiuso le FP2 con il sesto tempo di Carlos Sainz e il decimo di Nico Hulkenberg, dimostrando di avere una vettura performante nella gestione degli pneumatici. Bene anche la Haas con Romain Grosjean, settimo, e la McLaren con Fernando Alonso, ottavo, mentre Kevin Magnussen e Stoffel Vandoorne sono ampiamente fuori dalla Top 10.

Il testacoda di Marcus Ericsson davanti a Fernando Alonso

Seconde libere incolori per Charles Leclerc, che dopo l’incidente del tardo pomeriggio ha preferito non strafare e completare il lavoro previsto dal programma della Alfa Romeo Sauber, pagando due decimi e mezzo al suo compagno di squadra Marcus Ericsson (autore di un testacoda negli ultimi minuti, ndr) e chiudendo al 14° posto.