Il servizio offerto dalla Rai in tema di Formula Uno ha spesso lasciato a desiderare: Gianfranco Mazzoni perso nelle sue statistiche (puntualmente sbagliate, ndr), Ivan Capelli perso nel suo italiano “correggiuto” (almeno Genè è spagnolo, ndr) e Stella Bruno… che è Stella Bruno!
In questi giorni, però, abbiamo toccato veramente il fondo!
Come quasi tutti in Italia ormai sanno, quest’anno l’esclusiva del mondiale di Formula Uno e per i prossimi quattro ce l’ha Sky Italia, mentre la Rai ha diritto a trasmettere 9 gare in diretta e 10 in differita. La Rai nel 2010 aveva la possibilità di avere tutte le libere in diretta in cambio di un’estensione del contratto, a cifra immutata (39 milioni di euro, fonte della cifra il profilo Facebook di Franco Bortuzzo, ndr) fino al 2015: la tv pubblica rifiutò. Giusto per ricordare che quando la Rai si lagna dei milioni investiti da Sky deve incolpare solamente sè stessa e la sua mancata visione strategica. Ma vabbè, andiamo avanti. Un appassionato di Formula Uno si aspetterebbe quindi che nella tv di stato siano quantomeno consapevoli di aver scontentato milioni di spettatori e che la medesima cosa valga per il team F1 della Rai.
Bene. Il telecronista Mazzoni, durante le qualifiche, esordisce tutto tirato e fiero dicendo: “Come sempre e da sempre il Mondiale di Formula Uno è trasmesso dalla Rai.“ Ma come: avete perso l’esclusiva, costringete milioni di persone ad abbonarsi a Sky, o a seguire in streaming oppure ad estraniarsi dal mondo per ore per non venite a conoscenza del risultato della gara e ti vanti di trasmettere il mondiale? Ma stiamo scherzando ??!! Già che c’era Mazzoni poteva anche vantarsi del fatto che ora grazie alla Rai non dobbiamo più alzarci presto. Hanno pensato a noi mentre hanno deciso di non avere più l’esclusiva, e hanno scelto la differita per farci riposare di più: perchè la Rai pensa con amore a chi paga in maniera forzosa il canone, e vuole coccolare lo spettatore!
Non contento di averla sparata grossa al sabato, Mazzoni all’inizio del collegamento della domenica ha ribadito con orgoglio: “La Rai, come sempre, ha gli occhi puntati sulla Formula Uno.” Magari gli occhi della Rai fissi sulla Formula Uno sono quelli di Berlusconi con l’uveite; occhi puntati sul mondiale con 7 ore di differita tra le altre cose.
Tuttavia il meglio di sè la tv pubblica lo ha dato tra qualifiche e gara. Un appassionato pensa finalmente di potersi seguire in pace il pre-gara dopo essersi estraniato dal mondo per evitare di venire a conoscenza dell’epilogo prima della messa in onda in chiaro. Invece che succede? Rai 1 poco prima della corsa manda in onda il tg1, dove si annuncia che Raikkonen ha vinto il gran premio davanti ad Alonso.
Ecco: tutto rovinato!! Che senso ha seguire il gran premio se si sa già chi ha vinto? Nessuno ovviamente. Magari in Rai pensano che gli spettatori guardino comunque la gara perchè non sanno stare senza Mazzoni & Co: come no! Ma quale rete televisiva con un po’ di cervello rivelerebbe in anticipo il risultato di una manifestazione sportiva che sta per mandare in onda? Nessuna, se vuole avere un po’ di spettatori. Invece la tv di stato avrà perso sicuramente moltissimi contatti in questo modo, oltre ad aver provocato un incredibile catena di espressioni blasfeme in tutta Italia.
Ha senso tutto questo? Forse sì. Forse la Rai vuole avere pochi ascolti per dimostrare che senza la diretta di tutte le gare in chiaro la Formula Uno in Italia “muore” e così spera che Ecclestone possa rinegoziare gli accordi televisivi in vigore in questo momento. Così la Rai ci guadagnerebbe: riavrebbe tutto il mondiale di Formula Uno in diretta, i sontuosi contratti pubblicitari e uno share elevatissimo… Chi se ne importa se nel frattempo a perderci saranno gli appassionati?