Del risultato negativo in termini di audience del Gp del Bahrain sulla Rai vi abbiamo già dato notizia ieri. Sul profilo Facebook di Franco Bortuzzo, il diretto interessato e il direttore della redazione motori di Rai Sport Maurizio Losa hanno commentato i dati auditel, criticando aspramente le scelte fatte da Ecclestone negli anni recenti in tema di diritti televisivi. I commenti sono molto lunghi, ma assolutamente interessanti
Bortuzzo ha detto testualmente: “A quanto mi risulta, Sky ha fatto qualcosa di più di 1 mil (1 milione e 130.703, ndr) che sommati ai 2,4 nostri fanno 3,4. Rispetto allo scorso anno (solo rai in diretta, 6.9 mil) si sono persi complessivamente 3,5 mil, cioè più della metà. Andate a dirglielo ad Ecclestone, adesso, che poi glielo deve dire alle scuderie e agli sponsor…è la Formula Uno che ci perde, lo avevo detto e scritto a febbraio. Comunque, i bilanci complessivi si faranno a fine stagione.
Volete sapere cosa ne penso veramente? Che le televisioni dovrebbero fare ‘cartello’ e rifiutarsi di pagare cifre astronomiche di diritti per certe manifestazioni (Mondiali calcio, Olimpiadi, F1, Moto Gp, tornei particolari di Tennis). Quando gli organizzatori di questi eventi non trovano più pazzi disposti a pagare cifre folli, a quel punto o abbassano i prezzi o accettano che le immagini dei loro eventi non vadano più in tivù. Guardate la storia delle ultime partite della Liga spagnola finite addirittura al cartello di tv regionali che si erano prese Santoro e il suo programma o l’Europa League con, a un certo punto, la piccola Telefriuli che si era comprata gli incontri continentali dell’Udinese. Sky, del resto, ha mollato Liga e Premier.”
Anche Losa è intervenuto per dire esprimere la propria opinione affermando: “Molto sinceramente, il risultato del GP del Bahrain, in differita e in prima serata su Raidue è un signor risultato. Nessuno discute sul fatto che in diretta, lo scorso anno, aveva fatto oltre sei milioni, ma era lo scorso anno, c’era una situazione diversa sui detentori dei diritti, la stessa gara era stata diversa. E’ del tutto normale che l’appassionato di Formula 1 e dei motori in genere si senta penalizzato, ma proprio i risultati di ieri dimostrano che i conti veri si debbono fare con la platea televisiva e non solo con una parte di questa. Se “un medico in famiglia” vince la prima serata significa che c’è una buona fetta di pubblico che predilige investimenti su prodotti generalisti e non tematici. Perché dico che il risultato ottenuto sulle reti Rai dalla Formula 1 è un signor risultato? Perché in contemporanea su Italia 1 c’era la Moto GP (che dalle 20.54 aLLE 21.49 HA COLLEZIONATO 3 MILIONI 799 MILA SPETTATORI CON UN 12,5% DI SHARE), in diretta. Perché su Sky c’era la partita Juventus – Milan che ha collezionato 3 milioni 420 mila spettatori. Tornare a discutere sul fatto che i diritti per la diretta di tutte le gare se li è aggiudicati Sky, che la RAI ha fatto bene o male a non partecipare all’asta al rialzo, è puro esercizio di stile in quanto, gli appassionati sosterranno sempre che RAI ha fatto male e quanti invece vedono la TV anche per altro diranno che ha fatto bene. La realtà è che è il mercato mondiale dell’offerta eventi sportivi che è stato intaccato pesantemente dalla corsa al rialzo del costo dei diritti TV da parte delle pay TV. In Europa ci sono Paesi, importanti, dove i grandi eventi, compresa la F1, sono “solo” pay e a pagamento. E in questo mercato le TV pubbliche si trovano in fortissima difficoltà. Se la BBC, il simbolo della TV pubblica, ha scelto per prima la strada del sistema misto (diretta – differita) una ragione ci sarà!!! o no ?
Una ultima riflessione: come era stato ampiamente previsto anche da addetti ai lavori della F1, la scelta di privilegiare maggiori entrate finanziarie da parte di FOM mal si coniuga con la capacità di diffusione dell’evento da parte di una pay tv. Questo alla lunga significherà una perdita di “appeal” del prodotto, una minor capacità di attrarre “sponsor”. Le regole del gioco però, sia chiaro, non le hanno fatte le tv. Le ha fatte un signore che ha guardato al “tanti e subito” senza preoccuparsi minimamente degli effetti che questa scelta produrrà. RAI ha fatto il suo sforzo garantendo la sua presenza per altri 5 anni. E nessuno può disconoscere che questa tanto criticata RAI è quella che ha sempre fornito il prodotto F1 all’interno di quei 30 centesimi che costituisco la quota giornaliera di canone/tassa possesso. E questo da decenni.”
Il sottoscritto ha approfittato della disponibilità di Maurizio Losa per chiedergli (oltre ai dati d’ascolto di Sky divergenti dai nostri, ndr) se era vero quello che Autosprint aveva scritto nel 2010, cioè che la Rai avesse rifiutato l’estensione del contratto con la FOM fino al 2015 alla stessa cifra nonostante la possibilità di trasmettere anche le prove libere. Molto gentilmente Losa ha risposto: “Due precisazioni: dai dati in nostro possesso, la diretta del GP dalle 13.55 alle 16.28 ha ottenuto 838.286 spettatori col 4,34% di share (quindi i dati erano diversi perchè quelli di Losa prendevano in considerazione anche il dopogara e non solamente il gran premio, ndr). La seconda: totalmente falsa la vicenda prove libere – estensione contratto.”