Le parole di Felipe Massa sul lavoro della IndyCar in materia di sicurezza non sono state particolarmente apprezzate Oltreoceano. Il pilota brasiliano aveva attaccato la serie per non aver fatto molto per tutelare la salute dei piloti, mentre la Formula 1 ha introdotto l’Halo che nel GP del Belgio ha protetto Charles Leclerc nel momento in cui gli è passata sopra la vettura di Fernando Alonso.
Il vice campione 2008 ha inoltre attaccato gli standard di sicurezza della pista di Pocono, scenario nel quale dieci giorni fa c’è stato il grave incidente di Wickens.
Graham Rahal, pilota IndyCar, ha risposto in modo articolato alle parole di Massa e ha difeso a spada tratta l’operato della categoria a stelle e strisce. “E’ fin troppo facile parlare e fare qualcosa quando si hanno centinaia di milioni da investire e la possibilità di avere ogni anno un telaio nuovo, una macchina nuova e così via – ha dichiarato Rahal – La IndyCar sta lavorando molto bene. Il windscreen lavorerà bene come l’Halo (ed è anche migliore, perché non ha punti esposti) ed è assolutamente più bello dal punto di vista estetico. Per le gare su ovale bisogna avere la vista non ostruita e sgombra al 100%. L’Halo non garantisce questa condizione. Poi l’Halo ha delle aree frontali dalle quali possono entrare i detriti; l’aeroscreen no”.
Il pilota del Rahal Letterman Lanigan ha poi lodato il personale medico della IndyCar, spesso consultato anche dai piloti di serie europee. “Non bisogna nemmeno dimenticare l’impatto che la IndyCar e i nostri medici, come ad esempio il dottor Trammel, hanno avuto sulla F1. Ancora oggi, tantissimi piloti che si infortunano vengono negli Stati Uniti per avere un colloquio con Trammel. La IndyCar ha fatto dannatamente tanto per la sicurezza nel motorsport”.