INDIANAPOLIS – E’ di Graham Rahal la migliore prestazione nel terzo giorno di prove libere della 500 Miglia di Indianapolis. Il pilota statunitense ha realizzato il miglior riferimento cronometrico, percorrendo l’ovale in 39.8148 secondi. Va però detto che il figlio d’arte non è riuscito a realizzare il suo miglior tempo nelle condizioni migliori possibili, perché nel primo giro lanciato ha trovato troppo traffico davanti a sé. Il tentativo successivo gli ha però consentito di portarsi in cima alla classifica.
Ottima seconda prestazione per Kanaan. L’AJ Foyt Racing ha lavorato duramente per evitare che si ripresentasse il problema tecnico all’acceleratore, e Kanaan ha fatto tesoro delle buone condizioni della sua monoposto per piazzare dei giri veloci sia con la scia che senza. Terzo tempo per Andretti, che conferma di essere in forma dopo aver realizzato la migliore prestazione nella giornata di ieri. Quarto Carpenter, che ha commesso una piccola sbavatura in curva 3 nel suo miglior tentativo. Bene anche Karam, quinto nonostante non abbia realmente svolto una simulazione di qualifica per sua stessa ammissione. Il pilota del Dreyer & Reinbold si è messo alle spalle il campione in carica Newgarden, che ha cercato maggiormente il limite rispetto alle prime due giornate di prove.
Settimo Claman DeMelo, miglior rookie davanti a Castroneves. Tredicesimo Power, che però è stato il pilota più veloce nella classifica dei tempi dei giri effettuati senza far ricorso alla scia di qualche pilota davanti. Il pilota del team Penske è riuscito a percorrere l’ovale di Indianapolis a una media di 223.971 miglia orarie senza utilizzare alcuna scia. Anche Bourdais ha molto impressionato nei giri effettuati con pista libera, sebbene abbia terminato la giornata solamente in quindicesima posizione.
Va segnalato che in questa sessione di prove libere c’è stato il primo incidente. Hildebrand, a 25 minuti dalla fine delle prove, è andato a sbattere in curva 4, dopo aver perso il controllo della sua vettura in uscita da curva 3. Il pilota americano, secondo classificato nella 500 Miglia di Indianapolis del 2011, non ha riportato conseguenze fisiche nell’incidente.