Se dopo le qualifiche la Mercedes sembrava essere in grado di controllare la giornata di sabato grazie alla prima fila di Auer e Paffett, in gara le carte sono state completamente stravolte dall’Audi e, soprattutto da Renè Rast. Infatti, il campione in carica del DTM ha ottenuto la quinta vittoria consecutiva nella Gara 1 di Hockenheim dopo uno spettacolare duello con Gary Paffett. Grazie a questo successo, oltre a rilanciarsi prepotentemente in ottica iridata andando a 15 punti dall’inglese della Mercedes, Rast supera il record di Bernd Schneider e diventa il pilota con più vittorie di fila della storia del DTM. Paffett, dopo una prima parte di gara in testa dopo il ritiro del poleman Auer, ha dovuto fare i conti con la tenacia del pilota Audi e, in particolare, con la gestione delle gomme dopo la Safety Car: a causa di ciò infatti, l’inglese ha dovuto arrendersi agli attacchi di Glock e Frijns e accontentarsi del 4° posto, che gli vale, comunque, il ritorno al comando della classifica piloti, grazie all’8° posto di Di Resta, ora dietro di 6 punti. In tutto questo, sono saliti sul podio, a fare compagnia a Rast, Robin Frijns e Timo Glock, con l’olandese autore di una rimonta strepitosa grazie a gomme più fresche rispetto alla concorrenza.
Al via Auer scatta bene e mantiene il comando del gruppo, mentre Farfus e Frijns sono autori di ottime partenze, ritrovandosi rispettivamente 3° e 5°, con Glock che scende addirittura 7°. Da notare anche il buon avvio di Di Resta, 5° al termine del primo giro con un pregevole sorpasso su Frijns. Auer, intanto, lascia strada a Paffett e gli lascia il 1° posto ma, mentre Rast sopravanza Farfus per il 3° posto, all’alba del terzo giro l’austriaco della Mercedes lamenta dei problemi sulla sua vettura e inizia a perdere posizioni, fino al ritiro definitivo al sesto passaggio. Intanto si accende un’accesa battaglia fra Farfus, Frijns, Glock e Di Resta per il 3° posto e l’olandese riesce ad avere la meglio del brasiliano, ma la direzione di gara decide che il pilota dell’Audi debba scambiarsi di posizione con l’inglese della Mercedes per un sorpasso illecito al primo giro; così Frijns scende 6° e Glock ne approfitta per superare Farfus e volare al 3° posto. Il brasiliano della BMW, però, sembra accusare qualche piccolo problema alle gomme e viene sopravanzato da Di Resta e Frijns, mentre entra nel vivo il valzer dei pit stop. Infatti, Rast tenta l’undercut su Paffett, con l’inglese rientra appena davanti al tedesco, ma il campione in carica, con gomme più calde, riesce ad avere la meglio e a prendersi la leadership virtuale della gara. Al ventunesimo giro Frijns, Wittmann e Rockenfeller sono gli ultimi a fermarsi e la classifica vede al 3° posto un sorprendente Juncadella (favorito dalla prematura sosta a inizio gara), ma lo spagnolo verrà presto risucchiato dal gruppo dotato di gomme più fresche e performanti. Ma i riflettori vengono tutti puntati sull’accesa e corretta battaglia tra Rast e Paffett, che si scambiano la posizione diverse volte per alcuni giri, ma il tedesco riesce ad avere la meglio e ad essere al comando quando viene mandata in pista la Safety Car per la perdita della portiera sinistra sulla vettura di Farfus. Il brasiliano, dopo aver recuperato due posizioni su Mueller e Di Resta, si accingeva ad attaccare Duval, ma tra i due, in pieno rettilineo, avviene un contatto che fa saltare completamente la portiera. Farfus rientra ai box, ma, nonostante i tentativi dei meccanici di montare una nuova portiera, è costretto al ritiro. Alla ripartenza Rast scappa via, mentre Juncadella viene passato da Glock, Duval, Di Resta e da gran parte del gruppo, fino a uscire dalla zona punti. Ma la notizia più rilevante è che Paffett non riesce a tenere il passo di Rast e viene presto raggiunto da Glock, che lo scavalca per il 2° posto, mentre dietro si fa strada un arrembante Frijns, che si sbarazza di Di Resta e Duval, prima di porre l’attacco decisivo su Paffett a tre giri dal termine, con l’inglese che scende dal podio virtuale. L’olandese dell’Audi, però, mette nel mirino anche Glock e sopravanza anche il tedesco della BMW, arrivando così a concludere Gara 1 con una bellissima e preziosa doppietta per la casa di Ingolstadt. Di Resta, intanto, perde il confronto con altri due alfieri dell’Audi, ovvero Rockenfeller e Mueller, che lo fanno scendere all’8° posto.
Quindi, oltre a Rast, Frijns e Glock, terminano a punti anche Paffett, Duval, Rockenfeller, Mueller, Di Resta, Spengler e Mortara.
Grazie al 4° posto odierno, Gary Paffett torna leader del DTM con 239 punti, 6 in più di Paul Di Resta, ora a quota 233. Ma con la vittoria di Gara 1, Renè Rast rimane 3°, ma con 224 punti ora è a soli 15 punti dalla vetta.
Chi riuscirà a laurearsi campione 2018 del DTM nella gara di domani?