BARCELLONA – Per i primi due anni sono state sicuramente le gomme perfette, o quasi. Quelle gomme cercate insistentemente anche per aumentare lo spettacolo garantendo le prestazioni. Sicuramente la Pirelli fino al 2012 ha fatto un eccellente lavoro per la Formula 1, ma quest’anno? Già dai primi test di Jerez e Barcellona abbiamo avuto l’impressione che qualcosa fosse cambiata, così come annunciato dalla stessa casa italiana, sotto esplicita richiesta della Federazione, ma qualcosa è andata decisamente storta. Nei test a bassa temperatura abbiamo notato un degrado abbastanza elevato delle mescole, si diceva che con il caldo le cose sarebbero migliorate, ma non è stato proprio così. In Bahrain abbiamo visto l’esplosione della gomma posteriore sinistra di Lewis Hamilton e della posteriore destra di Felipe Massa (Addirittura due volte nell’arco di pochi giri). Oggi durante le prove libere 2, Paul Di Resta in piena accelerazione ha subito l’esplosione della posteriore sinistra. Fortunatamente per i piloti nessuna conseguenza. Sicuramente sono i rischi del mestiere, ma pensate che un pilota possa guidare tranquillo ed al limite avendo delle gomme del genere? Per non parlare delle mescole più morbide, perché se quelle dure esplodono, quelle soft non durano neanche due giri, come in Cina. Insomma, noi siamo sempre stati contenti del lavoro Pirelli di questi anni, finalmente le macchine di Formula1 avevano le “scarpe” adatte per correre dopo i mattoni Bridgestone (potevano durare anche per un GP intero ndr) e la comparsa Michelin, ma adesso crediamo che il limite tanto cercato sia stato pienamente superato. Perché non continuare con l’ottimo lavoro del biennio 2011-2012? Speriamo che si possa risolvere la questione, prima di tutto per l’incolumità dei piloti messa seriamente a rischio, e poi per garantire lo spettacolo tanto desiderato.