Il 25 febbraio Sky Sport ha presentato la stagione motori 2019, casa del motorsport da oltre cinque anni, quest’anno con tante novità dal punto di vista dei campionati offerti. Come ogni anno, noi di motorsportitalia.net eravamo presenti, strappando quattro chiacchiere con i protagonisti che sentiremo in cabina di commento o che ci intratterranno dai box e dai paddock di tutto il mondo. In merito alla MotoGP abbiamo posto alcune domande a una delle voci di Sky Sport MotoGP, nonché ex rider, Mauro Sanchini.
Ciao Mauro. La passata stagione abbiamo visto di nuovo Marquez e Dovizioso darsi battaglia per un grande campionato. Oltre a loro, chi altri sarà in lotta per il titolo secondo te?
Ciao ragazzi. Hai detto bene l’anno scorso c’è stato un bel campionato, come l’anno prima. Gli ultimi sono stati sempre molto belli, anche perché il livello dei piloti è molto alto. Se guardi, quasi tutti i piloti sono campioni del mondo (comprese Moto2 e Moto3, ndr). Le moto vanno fortissimo, si stanno equilibrando quasi tutte. Rins con la Suzuki ha mostrato di essere molto forti. La Honda e la Ducati sono davanti a tutti. La Yamaha sta rincorrendo, ma comunque sta tornado su; e anche la Aprilia sta migliorando. Devo dire che chi mi ha deluso è la KTM da quello che abbiamo visto in questi test. Il livello è molto alto e sarà molto combattuto. Probabilmente vedremo la lotta Marquez-Dovizioso come lo scorso anno, però vorrei aggiungere Valentino e Vinales, Rins che potrebbe essere una grande sorpresa per Suzuki, mentre Petrucci deve dimostrare di essere capace di poter far parte di questa lotta per il mondiale. Non dimentichiamo Lorenzo in Honda.
Ecco! Come vedi Lorenzo in Honda? Marquez è un pilota più tosto di Dovizioso.
Vero. Marquez è sicuramente il pilota più forte in pista. La Honda è anche cresciuta quindi come hai detto te, Marquez parte per vincere. Lorenzo non è un pilota che ha rivali, nel senso, Marquez è un pilota che riesce a sopperire a eventuali lacune e ad ogni condizione. Lorenzo invece ha bisogno che tutto sia perfetto, ma quando tutto lo è, come abbiamo visto al Mugello e Barcellona lo scorso anno, nemmeno Marquez riuscirebbe a stargli dietro. A quel punto diventerà interessante perché a Marquez non andrà bene stare dietro a Lorenzo.
Abbiamo visto una Yamaha in difficoltà nell’ultimo anno e mezzo. Quest’anno può tornare a lottare per il titolo?
Secondo me sì, potrà tornare ad essere una moto tra le migliori. E’ chiaro che bisognerà vedere in quanto tempo lo farà. In Yamaha ci sono state sicuramente delle scelte sbagliate negli anni scorsi, tant’è che chi ha fatto la conferenza l’anno scorso, ora non c’è più. Hanno preso un indirizzo diverso. Questo richiede degli investimenti e soprattutto del tempo. Quando in MotoGP prendi un gap, non puoi risolvere solo prendendo nuovi elementi nel personale, ma ci vogliono dei mesi di lavoro, un po’ come in Formula 1. Vinales si è comportato bene, ma quando è il momento di spingere forte, Ducati ha mostrato di essere più veloce di loro.
Primo anno di “Pecco” (Bagnaia, ndr) in MotoGP, dopo essersi laureato campione in Moto2. Come lo vedi?
Caspita, io Pecco lo vedo bene. Ha mostrato cose bellissime nei test fatti a Valencia, a Jerez, a Sepang, quelli di adesso in Qatar. Pecco è un ragazzo con un talento enorme. E’ su una moto che lui desiderava, perché da bambino sognava di avere la Ducati. Sembra una banalità, ma è importante perché ti porta a dare qualcosa in più. Vedrai che Pecco ci farà vedere grandi cose. Un altro nome da non dimenticare è Morbidelli. E’ un ragazzo con un grande talento e con una moto, rispetto all’anno passato, che gli potrà permettere di fare delle grandi cose.
Negli ultimi anni si è creata una bella abitudine, ovvero quella di vedere dei campioni del mondo italiani nelle classi minori. Continueremo ad averla, magari con una doppietta in Moto2 e Moto3?
Per quanto riguarda la Moto2, secondo me abbiamo delle belle prospettive. Bagnaia e Morbidelli ora sono in MotoGP, ma ci hanno lasciato Luca Marini che è in formissima, che alla fine dello scorso anno ha dato una mano a Pecco a vincere il mondiale. Ha vinto in Malesia che non è una pista semplice, ha fatto bene nei test, quindi il “Maro” parte per un progetto ambizioso. Abbiamo anche Baldassarri che è un’altro pilota molto veloce, con grande esperienza che può far bene. Purtroppo abbiamo perso Pasini (ora nella squadra Sky MotoGP, ndr). Mi auguro di rivederlo in pista, perché un pilota che a quell’età fa delle pole position e vince delle gare, deve fare il pilota. Abbiamo degli italiani che comunque possono regalarci tanto spettacolo e possono puntare a vincere il mondiale. Poi abbiamo i giovani nuovi che arrivano dalla Moto3, quindi il vivaio della Moto2 c’è.
Nella Moto3 secondo me quest’anno sarà più difficile. Quello che potrebbe farcela, secondo me può essere Romano Fenati che rientra dopo il brutto episodio dell’anno scorso. Lui è già stato vice campione del mondo. Dei piloti lì dentro è il pilota con più esperienza e ha il potenziale per vincere. Tutti gli altri sono bravi, ma da lì ad arrivare a vincere il mondiale, beh… prima bisogna vincere delle gare. Parlo di Foggia, Vietti, Arbolino. Antonelli può essere però un pilota come Fenati, di esperienza, che può puntare a vincere il mondiale.
In Moto2 vediamo il grande ritorno di un marchio italiano, MV Agusta. Cosa ne pensi? Può essere competitiva?
Molto bello. Dai test però hanno mostrato di essere un po’ in difficoltà, non sarà semplice adattare quel telaio al motore nuovo. Servirà tempo per fare esperienza. In Supersport a Phillip Island sono andate male, ma perché sono caduti. Però comunque il potenziale è alto. Io mi auguro che possano farlo anche in Moto2. Non sarà semplice.
Campioni del mondo di Moto3, Moto2 e MotoGP?
In Moto3 Fenati, Moto2 Marini e in MotoGP Lorenzo a sorpresa, con un finale di stagione thriller.