Quanto costa assemblare una monoposto di Formula Uno? Ecco i dettagli…
25 Novembre 2013 - 21:43
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15.11.2013- Free Practice 1, Nico Rosberg (GER) Mercedes AMG F1 W04Tempo di bilanci all’interno delle varie scuderie del circus. Dopo 19 gran premi e tantissimi viaggi in giro per il mondo, il post campionato è il momento adatto per tirare tutte le somme che riguardano le spese affrontate durante tutto l’arco della stagione. Come sappiamo bene, dal prossimo anno ogni scuderia dovrà fronteggiare un aumento dei costi abbastanza importante, dallo sviluppo del nuovo V6 fino agli studi in galleria del vento per l’aerodinamica delle nuove vetture. Ogni singolo componente dovrà essere rivisto e modellato secondo le nuove direttive diramate dalla FIA. La domanda sorge spontanea: ma il piano per ridurre i costi che fine ha fatto? E’ una domanda a cui purtroppo, al momento, non si può dare risposta. In ogni caso l’argomento che verrà trattato oggi non è il seguente ma, visto e considerato che dalla prossima stagione ci sarà una netta modifica dei costi, è interessante scoprire che tipo di spese hanno affrontato i team durante questo 2013. Quanto è costato assemblare le vetture che fino a due giorni fa lottavano nel circuito di Intergalos?

renault-energy-f1-4Prima di ogni spiegazione o dato numerico, è importante sottolineare che quelle che andremo a esaminare sono delle cifre puramente indicative a cui vanno aggiunti tutti i costi per la progettazione. Tramite un’indagine portata avanti dal nostro sito (grazie anche ad alcune cifre diramante da Sky Sport F1 HD in un servizio mandato in onda durante il week-end di gara scorso) siamo riusciti a scoprire il costo di produzione delle parti fondamentali di una vettura. Ovviamente per le scuderie non esistono solo queste spese ma anche costi di sviluppo, di messa in pista, noleggio della galleria del vento (per chi non l’ha di proprietà), trasferte, apparati elettronici per il retro box etc etc. Quelli che vi andremo a evidenziare sono solamente i dati riferiti alla macchina ma, ovviamente, le spese non si limitano solo alle componenti aerodinamiche e meccaniche.

Ecco la lista:
Telaio – 1 milione e 200 mila euro
Ali (anteriore comprese di paratia o posteriore) – 500 mila euro
Fondo vettura – 500 mila euro
Muso – 300 mila euro
Volante – 60.000 mila euro
Gruppo motore (propulsore, cambio e KERS) – 12 milioni di euro
Sospensioni – 150 mila euro
Cerchi + trattamenti – 400 mila euro
Collaggi, cablaggi e sedile – 3 milioni di euro
Centralina MES (McLaren Electronic System) – 160 mila euro
Mescole Pirelli – 1500 euro a set (6 dure, 5 morbide, 4 intermedie, 3 bagnato per un totale di 120 mila euro)
Cavetti/tiranti ruote e sospensioni (dispositivo di sicurezza) – 10.000 euro
Bullone serraggio gomma – minimo 800 euro cadauno
Radiatore laterale – minimo 35.000 euro
Pinze carbonio per i freni – 10.000 euro
Freno in carbonio – 15.000 euro
Specchietti retrovisori – 5.000 euro

d12bel26Il blocco motore/KERS/cambio, come da previsione, risulta quello più caro e, cosa molto curiosa, i team clienti non pagano quella somma per comprare il motore, bensì spendono i loro euro per avere la possibilità di noleggiarlo. Tralasciando quindi Ferrari e Mercedes, tutte le squadre sono obbligate a pagare il noleggio dell’unità propulsiva. Scorrendo la lista troviamo in seconda posizione tutti i costi derivanti dal sedile, i cablaggi (che all’interno di una F1 sono davvero tanti) e i collanti speciali che vengono utilizzati per la fabbricazione della vettura. Terza posizione per il telaio che, ricordiamo, viene fabbricato secondo precise norme di sicurezze che vengono successivamente verificate tramite il crash test (che va ovviamente pagato). Dalla prossima stagione non sarà più indispensabile per le pance visto e considerato che entrerà in vigore una nuova protezione laterale studiata dalla Red Bull in collaborazione con la FIA.

cerchio_zigrinato21Risultano alti i prezzi delle varie ali (la cifra racchiude sia il piano principale che le bande laterali), dei cerchi (dove si pagano a caro prezzo i vari trattamenti, vedi ad esempio il Polysil) e del fondo (che racchiude in se il diffusore, oggetto di tanti studi nel corso delle ultime stagione). Da notare il prezzo quasi esorbitante dei cavetti di sicurezza che servono a evitare la perdita delle ruote in caso di impatto (10.000 euro). Stesso discorso per il volante che, nelle auto attuali, risulta un vero e proprio computer visto e considerato che in esso sono racchiuse diverse schede elettriche, display e tanti manettini per regolare le impostazioni della vettura. Quando un pilota, per un puro gesto d’ira, lancia per terra un volante manda al vento 60.000 euro di materiale. Lo perenne corsa alla sicurezza costa alle scuderie ben 800 euro di bullone per i serraggio delle ruote, 10 mila euro per le pinze in carbonio di nuova concezione e 15 mila euro per il vero e proprio freno. Per avere la centralina unica MES (obbligatoria) ogni team deve sborsare ben 160 mila euro.

pirelli-gomme-2013-interlagosConcludiamo la nostra analisi con le spese per le gomme Pirelli: considerando che un set di gomme costa 1500 euro e la casa italiana fornisce ben 18 set ogni week-end (11 slick e 7 da bagnato), le squadre sono costrette a pagare più di 120 mila euro ad appuntamento. Una somma davvero impressionante se consideriamo che l’acquisto delle mescole risulta obbligatorio. Parliamo tanto di riduzione costi ma queste cifre dimostrano che il circus fatica a metabolizzare questa strada. Si è deciso di modificare il regolamento 2014 per stabilizzare i costi ma la Federazione, attualmente, sta ottenendo l’esatto contrario visto che nel 2014 questi costi subiranno delle variazioni in alto. Che dire, forse a Parigi dovrebbero aprire gli occhi e guardare la realtà dai fatti, anziché applicare regole stupide che non fanno altro che ammazzare questo sport. Forse tutti ne trarrebbero un beneficio.