Si tinge sempre più di giallo la situazione riguardante il format delle qualifiche di Formula 1. Sedia rovente sì, sedia rovente no. Knock out 2015 sì, knock out 2015 no, o forse misto fra sedia rovente e knock out. Insomma: nei giorni post Gp d’Australia a tenere banco è stato il possibile ritorno al sistema di qualifiche del 2015, naufragato poi nel nulla per il parere contrario della Force India.
Ora è emerso però un altro aspetto importante. Negli ultimi giorni era parsa più di un’ipotesi che nel Gp del Bahrain si potesse disputare una qualifica con un format che mettesse assieme le caratteristiche migliori del knock out e dello shoot out. La proposta prevedeva di disputare il Q1 e il Q2 con le regole 2016, che prevedono un’eliminazione ogni 90 secondi, mentre tutti gli 8 piloti qualificati al Q3 avrebbero potuto giocarsi la pole position fino alla fine, senza eliminazioni nell’arco dell’ultima frazione delle qualifiche. Anche questa soluzione è stata però bocciata, data la ferma opposizione di McLaren e Red Bull.
Stupisce la posizione della Red Bull, che dopo il sabato di Melbourne era in prima linea fra le scuderie favorevoli al ritorno alle qualifiche 2015. “Credo che non abbiamo gestito bene tutta questa faccenda sulle qualifiche,” ha ammesso Chris Horner. “Non penso che ci siamo coperti di gloria in questi giorni per quanto successo. Ma dobbiamo imparare da tutto ciò che è accaduto, e fare dei cambiamenti drastici ora sarebbe sbagliato. Prima di introdurre altri cambiamenti alle qualifiche vanno considerate tutte le possibili conseguenze e implicazioni, e non penso che l’abbiamo fatto “