INDIANAPOLIS – E’ stata una prima sessione di qualifica ricca di sorprese quella dell’edizione numero 101 della 500 Miglia di Indianapolis. Una sessione che ha rischiato di non vedere la luce, causa forte maltempo che si è abbattuto sull’ovale di Indianapolis in tarda mattinata, e che ha subito successivamente ulteriori ritardi a causa del terribile incidente avuto da Sebastien Bourdais.
Ad ogni modo, l’azione in pista c’è stata, e i verdetti del primo giorno di qualifiche sono arrivati. Il pilota più veloce è stato Ed Carpenter. Il patron dell’Ed Carpenter Racing, con 4 giri percorsi complessivamente in 02 minuti e 36.2036, è riuscito a tenersi alle spalle un Sato letteralmente scatenato e a suo agio sull’ovale di Indianapolis come nel 2012. Buon terzo posto per Scott Dixon, a meno di un decimo da Carpenter e miglior pilota fra quelli in lizza per il titolo IndyCar.
Quarto tempo per Hildebrand, a dimostrare il buon assetto trovato dagli uomini dell’ECR e la buona forma del pilota statunitense sugli ovali, dopo il podio ottenuto a Phoenix. Quinto Rossi, che si è tenuto alle spalle Power, unico dei piloti Penske a ottenere l’accesso al Fast Nine Shootout. Una bella doccia gelata per la compagine di Roger Penske, che sin qui aveva dominato tutte le qualifiche della IndyCar.
Il settimo tempo è andato a Fernando Alonso, che all’esordio in IndyCar e su un ovale è riuscito a centrare la possibilità di lottare per la pole position. Il pilota dell’Andretti Autosport, alla guida di una DW12-Honda gestita dalla McLaren, ha coperto i 4 giri del suo tentativo di qualifica in 02’36.4985. Gli ultimi piloti che si sono qualificati per il Fast Nine Shootout sono stati Kanaan e Andretti.
Giornata deludente per diversi top name. Hunter-Reay non è andato oltre il tredicesimo tempo, e con Harvey è l’unico pilota dell’Andretti Autosport che non si giocherà la pole position. Quattordicesimo Castroneves, quest’anno partito due volte davanti a tutti. In casa Penske è stata una giornataccia anche per Newgarden, diciassettesimo, Montoya, diciottesimo, e Pagenaud, autore della ventesima prestazione. Hinchcliffe, che l’anno scorso aveva ottenuto la pole, quest’anno si è fermato in diciannovesima posizione nel primo turno di qualifica.
Non ha preso parte alla qualifica Veach per i danni riportati sulla sua monoposto nell’incidente avuto nel Fast Friday. Oggi si vedrà se qualcuno sostituirà Bourdais, e chi avrà l’onore e l’onere di salire sulla monoposto numero 18 del Dale Coyne Racing.
Da segnalare che nella sessione di prove decisiva ai fini della pole position ci saranno ben sei vetture motorizzate Honda, quattro delle quali appartenenti all’Andretti Autosport, il team più in forma nell’attacco al tempo. Gli unici alfieri Chevrolet nel Fast Nine Shootout saranno Carpenter, Hildebrand e Power.