Dopo la riunione fra le squadre domenica mattina a Melbourne, sembrava fatta per il ritorno ufficiale al format di qualifiche degli anni precedenti, con la bocciatura dopo una sola gara del sistema dello shoot out, che aveva regalato agli appassionati una delle peggiori qualifiche degli ultimi anni. E invece sono di nuovo cambiate le carte in tavola.
Come riporta Roberto Chinchero, manca l’unanimità tra i team e i soggetti coinvolti nelle votazioni necessarie per ratificare il ritorno al format di qualifiche knock out. Nello Strategy Group, oltre alla FIA e alla FOM hanno diritto di voto solo alcuni team di F1, quali Ferrari, Mercedes, Williams, Red Bull e McLaren. Poi, dopo la votazione dello Strategy Group, dev’esserci quella della F1 Commission, che coinvolge anche i team minori e la Pirelli. E proprio da alcune squadre di seconda fascia e dalla Pirelli arrivano alcune prese di posizione contro il ritorno al vecchio format delle qualifiche.
“Ci sono stati alcuni aspetti positivi ed altri negativi nelle qualifiche di Melbourne,” ha detto Paul Hembery. “Il Q3 non è stato entusiasmante, e la soluzione semplice è quella di tornare al vecchio sistema, ma non tutto è da buttare. Nel Q3 la Mercedes ha usato un set di super soft in più, e la scelta della Ferrari di risparmiarne uno ha poi movimentato la gara.”
Molto cauta sul ritorno al passato anche la Force India, che ha fatto sapere tramite il vice team principal Fernley: “Le qualifiche sono state cambiate per rendere più avvincenti le gare. Come si può cambiare subito senza prima aver visto l’impatto delle nuove qualifiche sulle gare? Si sta prendendo una decisione in maniera troppo precipitosa; la cosa va discussa maggiormente. Non vogliamo essere i bastian contrari se la nostra posizione viene vista come un male per la Formula 1, ma ritengo che sia indecente che venga buttato alle ortiche tutto il lavoro fatto sulle nuove qualifiche senza approfondire meglio la questione.”