Qualifiche anomale fino in fondo, anche nella domenica mattina di Austin, dove la pioggia continua a padroneggiare. Solo 2/3 delle sessioni sono stata disputate, con la Q3 cancellata per via dell’allagamento di alcune zone della pista e la griglia di partenza che è, così, decisa dalla classifica dei tempi della Q2: la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti va quindi a Nico Rosberg, col tempo di 1:56.824. Dietro al tedesco si piazzano l’altra Mercedes di Lewis Hamilton, staccato di solo un decimo dal compagno di squadra, e la Red Bull di Daniel Ricciardo, che ha preso poco più di un secondo da Rosberg.
A confermare l’ottima prestazione della casa anglo-austriaca c’è il quarto posto di Daniil Kvyat. Le Ferrari si sono piazzate rispettivamente al 5° e 8° posto con Vettel e Raikkonen, ma le due vetture di Maranello partiranno dal 14° e 18° posto per via della penalità inflitta per il montaggio della quinta PU su entrambe le vetture. Così, in terza fila si vedranno le due Force India di Sergio Perez e Nico Hulkenberg, che si sono dimostrate molte veloci e competitive sul bagnato. Inoltre, la retrocessione delle due Ferrari favorisce la McLaren di Fernando Alonso che, grazie all’11° posto ottenuto, partirà dalla nona piazzola in griglia. Infine, la pioggia ha procurato danni solo alla Toro Rosso di Sainz, andato a sbattere contro le barriere esterne alla Curva 4. Con poche ore a disposizione, i meccanici dovranno fare un vero e proprio miracolo per poter permettere allo spagnolo di disputare la gara.