Push to Pass | Shanghai: un “Tilkodromo” che ci ha regalato tante belle gare
17 Aprile 2014 - 8:46
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La pista di Shanghai, costruita nel 2003 ed entrata nel calendario di F1 a F1 Grand Prix of Chinapartire dal 2004, viene catalogata tra i “Tilkodromi”, termine che va ad indicare i circuiti realizzati dall’architetto di fiducia di Bernie Ecclestone, Hermann Tilke, che tanto fanno venire la nausea a molti appassionati di F1.

Tuttavia, ritengo che la bellezza o meno di un tracciato vada giudicata anche dalla capacità di regalare gare emozionanti nel corso degli anni. Il layout del circuito di Shanghai non sarà il massimo, non entusiasmerà i piloti, i giornalisti e gli appassionati, però in Cina abbiamo visto molti gran premi avvincenti, che ci hanno tenuti incollati alla TV dall’inizio alla fine. Gran premi interessanti disputatisi sull’asciutto, ma anche sul bagnato. Già: perchè una delle tante incognite del Gran Premio della Cina è il meteo, cosa che rende questa gara ancora più imprevedibile e incerta.

Parlando di acqua, vengono alla mente quattro gare molto belle: quella del 2006, che vide l’ultima vittoria di Michael Schumacher, quella del 2007, col pasticcio di Hamilton in corsia box e il trionfo di Kimi Raikkonen, il duecentesimo della storia della Ferrari. E come si può dimenticare la gara vettel cina 2009del 2009, dove Vettel dominò letteralmente la corsa sotto il diluvio, nonostante la sua Red Bull fosse inferiore alla Brawn GP e non disponesse del doppio diffusore (quella fu l’unica vittoria, nella stagione 2009, di una vettura senza doppio diffusore). Bellissima anche la gara del 2010, quella che consacrò definitivamente Jenson Button, forse anche più del titolo conquistato in Brasile. Una vittoria di velocità e intelligenza, colta grazie alla grande capacità di lettura della gara del pilota inglese, che azzeccò tutte le scelte di gomme col meteo che cambiava giro dopo giro.

Ma anche con l’asciutto non sono mancate le emozioni. Nel 2011 Hamilton riuscì a trionfare in rimonta, dopo una gara che, per le strategie e per il degrado gomme, vide diversi sorpassi e battaglie nelle posizioni di vertice.
Il 2012 viene ricordato per il primo successo di Rosberg in F1 e della Mercedes dopo il ritorno nella massima serie dell’automobilismo. Un Rosberg che vinse agevolmente, ma dietro ci furono lotte senza esclusione di colpi, che resero il gran premio godibilissimo.

Shanghai ci ha dato tante gare sopra la media, e potrebbe regalarcene molte altre. Del resto, shang significa anche “di qualità superiore”.