Push to Pass – Hamilton impari da Will Power e Roger Penske
07 Febbraio 2017 - 21:18
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Il pilota della Mercedes dovrebbe guardare quanto successo recentemente in casa Penske per maturare come pilota

Lewis Hamilton è un fuoriclasse del volante. Il pilota inglese, che vanta nel suo palmares tre mondiali di F1 e un titolo GP2, è uno dei piloti più forti dell’era moderna: velocissimo in qualifica, martello in gara e spietato quando l’acqua comincia a bagnare l’asfalto. Tuttavia Hamilton può ancora migliorare enormemente dal punto di vista umano e della mentalità di squadra. E se il pilota della Mercedes vuole fare dei passi in avanti per essere meno egoista, può imparare una lezione preziosa guardando il mondo della IndyCar.

Will Power, Roger Penske e Tim Cindric possono insegnaremolto a Lewis Hamilton. Per gli appassionati di F1 poco avvezzi al mondo della IndyCar, i tre personaggi sopracitati sono il pilota, il proprietario e il presidente del team Penske, squadra di vertice della serie americana a quattro ruote. Power, Penske e Cindric sono persone con un carattere deciso, ma sempre pronte a mettere l’esigenza della squadra davanti a quella del singolo, contrariamente a quanto spesso ha fatto il ben più noto Hamilton.

Qualche giorno fa il team Penske, reduce da un’annata di successo in IndyCar, con Pagenaud campione davanti a Power, ha deciso di ruotare ingegneri e meccanici fra i suoi quattro piloti. Tim Cindric, storico strategist di Will Power, lavorerà con Josef Newgarden, con Power che avrà l’ingegnere che curava le strategie di Montoya, “Myron” Bouslog. Pagenaud, Power, Castroneves e Newgarden hanno accettato di buon grado la scelta del team Penske. La decisione di rimescolare i gruppi di lavoro dei quattro piloti è stata presa da Roger Penske e Tim Cindric, che hanno voluto rafforzare il concetto di squadra, evitando il crearsi di sottogruppi autonomi all’interno dello stesso team. Nessuno ha messo in dubbio la bontà della scelta di Penske: nessun pilota ha mosso critiche o storto il naso.

Reazioni incredibilmente diverse rispetto a quelle di Hamilton e dei suoi fan, che l’anno scorso fin da subito hanno sollevato un polverone per la scelta della Mercedes di spostare una decina di meccanici dal gruppo di lavoro dell’inglese a quello di Rosberg e viceversa. Più volte Hamilton si è lamentato della scelta del team tedesco, sottolineando l’anomalia della situazione.

Intanto in casa Penske vincono come in Mercedes, spostano meccanici e ingegneri come in Mercedes, ma i piloti stanno con la squadra anziché remare contro per il proprio tornaconto. Forse sono troppo morigerati in IndyCar. O forse Hamilton ha molto da imparare da Will Power, Roger Penske e Tim Cindric. Il sottoscritto propende per il secondo scenario.