Nella giornata di ieri è stato ufficializzato il calendario della stagione 2019 della IndyCar. Le novità non sono state molte, anche se di grande impatto, e la più importante è senza dubbio l’ingresso nella serie del Circuit of the Americas, il tracciato realizzato ad Austin da Hermann Tilke che dal 2012 è la sede del GP degli Stati Uniti di F1.
Il COTA entra a far parte della famiglia della IndyCar, e l’anno prossimo ospiterà il secondo round del campionato il 24 marzo. L’approdo della serie a stelle e strisce sul circuito texano desta inoltre molta curiosità per la possibilità di poter fare nuovamente dei confronti tra le prestazioni delle monoposto della IndyCar e quelle di Formula 1 per la prima volta dal 2006, anno nel quale la Champ Car corse per l’ultima volta a Montreal. Da allora la IndyCar non ha più organizzato una corsa su un tracciato utilizzato anche dalla Formula 1.
Tuttavia si fa sempre più concreta l’ipotesi che la IndyCar ad Austin possa utilizzare un layout differente rispetto a quello della Formula 1. Bobby Epstein, gestore dell’impianto, ha infatti confermato a Racer.com che sono allo studio delle modifiche alla pista in previsione dell’arrivo della IndyCar a marzo.
“Sono d’accordo sul fatto che ora si potranno fare dei paragoni tra le categorie, ma attualmente stiamo valutando delle variazioni al layout del tracciato – ha spiegato Epstein – Ci sono allo studio due soluzioni. Anni fa abbiamo ospitato la V8 Supercars australiana, e l’abbiamo fatta correre su una configurazione della pista diversa da quella tradizionale. Abbiamo in mente delle leggere modifiche che potrebbero rendere più divertente la gara della IndyCar. E’ un qualcosa a cui puntiamo. Non penso che i confronti nudi e crudi facciano bene allo sport; la cosa importante è avere delle belle gare”.