Il drammatico incidente di Jules Bianchi avvenuto durante il Gran Premio del Giappone di Formula 1 ha riportato in primo piano il tema della sicurezza in pista. Si è parlato a lungo della necessità dell’utilizzo della Safety Car in condizioni particolari come quelle viste a Suzuka ma ancora di più si è discusso di una possibile soluzione che non alteri il risultato della gara, cosa che inevitabilmente accade qualora intervenga la vettura staffetta.
Una soluzione ritenuta valida e che necessità di un approfondimento ulteriore da parte della Federazione, è la così detta “Slow Zone”, una procedura di neutralizzazione parziale di una sezione del circuito introdotta nella recente 24 Ore di Le Mans dall’Automobile Club d’Ouest con il benestare della FIA.
Premettendo che sono comunque valide tutte le disposizioni sulle segnalazione da parte dei commissari di percorso riportate nell’allegato H del Codice Sportivo Internazionale (qui la versione completa), qualora ve ne fosse stata la necessità ed in qualsiasi momento delle prove ufficiali o della corsa, il Direttore di Gara della celebre maratona francese aveva la facoltà di avviare la procedura di “Slow Zone”, che consiste nel configurare un’area del circuito in cui la velocità è limitata a 60 Km/h. Facendo riferimento all’articolo 82.2 del ‘Regolamento Particolare di Gara’ (qui la versione completa) della 24 Ore, questa procedura consente di agevolare il personale di pista a svolgere le operazioni di ripristino della sicurezza o di intervento sanitario, riducendo il rischio di un nuovo incidente durante le operazioni.
Il regolamento sfrutta la suddivisione del tracciato in zone numerate corrispondenti al numero della postazione dei Marshal. Le postazioni di segnalazione “principali” della zona corrispondente sono dotate di un pannello luminoso di dimensione 80cmX60cm, di un cartello giallo con la scritta nera “NEXT SLOW” ed uno arancione con in nero “SLOW” (1,20mX60cm).
– Una prima area in vista della “Slow Zone” mostrerà un cartello giallo con il messaggio “NEXT SLOW”, bandiere gialle agitate e il semaforo giallo lampeggiante. In questa fase le auto devono rallentare gradualmente, raggiungendo i 60 km/h al termine di questa zona.
– La “Slow Zone” effettiva inizierà quando ai piloti saranno mostrati il semaforo giallo lampeggiante, doppie bandiere gialle agitate ed il cartello arancione con la scritta “SLOW” con l’indicazione del divieto di oltrepassare i 60 km/h. In quest’area la velocità massima è limitata ed i piloti devono rispettare le indicazioni degli Ufficiali di gara (ad esempio per quanto riguarda il lato della pista da usare) mentre dalla Direzione Gara viene comunicato ai Team Manager, o via radio o tramite messaggi sugli schermi, la zona soggetta ad intervento. In questo frangente il sorpasso è vietato e le auto devono mantenere una distanza tra loro pari ad almeno 2 vetture.
Se necessario, il regime di “Slow Zone” può essere preceduto da un procedura di Safety Car.
– Il termine della “Slow Zone” avverrà quando nella postazione successiva a quella di segnalazione “principale” verrà esposta la bandiera ed il semaforo lampeggiante verde.
– La fine della procedura si avrà quando verranno rimosse tutte le segnalazioni ed i pannelli, con l’esposizione per un giro dalla bandiera verde.
Per l’infrazione dovuta al superamento del limite di velocità il regolamento prevede uno stop-and-go pari a 5 secondi per ogni chilometro in eccesso mentre per un comportamento pericoloso il pilota può essere anche escluso dalla gara (a discrezione dei Commissari Sportivi).