SAN PAOLO – Le vetture di questa stagione si sono distinte per dei notevoli progressi in termini velocistici rispetto all’anno passato. A Interlagos abbiamo però assistito a un leggero passo indietro rispetto al 2014: Rosberg, nelle FP2, ha marcato il miglior tempo in 1’12.385, tempo di 2 decimi più alto rispetto al miglior crono delle FP2 2014, appartenente sempre al tedesco della Mercedes.
Secondo i piloti, i tempi sul giro più alti sono dovuti ai nuovi cordoli. Da qualche mese sono stati installati dei cordoli più alti di 50 millimetri rispetto al passato alla esse di Senna, alla Descida do Lago e nelle curve 8 e 10. I piloti non riescono a sfruttare appieno i cordoli come in passato, perché passandoci sopra perdono troppo carico aerodinamico.
“Hanno cambiato molto i cordoli e non possiamo attaccarli come in passato; dobbiamo girarci attorno e questo ci costa in termini di tempo sul giro,” ha ammesso Nico Rosberg, citato da Autosport. “I tempi più alti sono abbastanza certo che siano dovuti ai nuovi cordoli,” ha detto Lewis Hamilton, concordando col parere del compagno di squadra. “In curva 2 c’è un cordolo veramente grosso. Di solito si passava in curva 2 praticamente in pieno, ma ora bisogna alzare un po’ il piede. Anche in curva 8 c’è un cordolo importante. Di solito si saliva sopra tutto il cordolo, ma ora non si può più fare così. Penso che queste due curve da sole facciano già una bella differenza.”
Anche Hulkenberg ha avuto qualche difficoltà coi nuovi cordoli e ha aggiunto: “Devo dire che non sono un grande fan di questi cordoli. Preferivo quelli vecchi. Era bello salirci sopra. Ora sono così ripidi e rigidi che non può sfruttarli al massimo. Dal punto di vista dei piloti è un passo indietro.” L’analisi di Grosjean è ancora più tecnica: “Le linee ora sono più strette, ma non per questo più insidiose, visto che quando si sale su un cordolo si sentono molte sconnessioni. La maggior parte delle volte, se il bilanciamento della macchina è buono, non c’è problema, ma è un fattore che può disturbare la vettura. Adesso dobbiamo evitare i cordoli per far sì che la macchina vada più forte, ma c’è da curvare di più.”