Power fenomenale a Pocono: pole numero 53 in carriera come Foyt
19 Agosto 2018 - 13:00
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Pocono 500
Il pilota del team Penske, con la prestazione fenomenale nelle qualifiche di Long Pond, raggiunge la leggenda texana nell'albo d'oro delle pole position in IndyCar

LONG POND – Will Power è arrivato alla gara di Pocono con la giusta convinzione nei propri mezzi, ma la consapevolezza che la lotta per il titolo ormai per lui è compromessa. Lo stesso pilota del team Penske aveva dichiarato dieci giorni fa che solo un periodo no di Dixon potrebbe riaprire il campionato. L’australiano nel frattempo cerca di ottenere il massimo per tentare la rimonta in classifica piloti, e nelle qualifiche di Pocono ha strapazzato la concorrenza.

Con due giri fenomenali, Power ha conquistato la pole numero 53 della sua carriera in IndyCar. Grazie a questa prestazione, il campione IndyCar 2014 ha raggiunto AJ Foyt al secondo posto nella classifica dei piloti autori del maggior numero di pole position. Power è stato l’unico a girare a una media di 219 miglia orarie. Nessuno è riuscito ad avvicinarsi ai suoi tempi. Alle sue spalle partirà il compagno di squadra Newgarden, di un soffio davanti a Rossi. Il pilota dell’Andretti Autosport ha pagato a caro prezzo una piccola sbavatura in curva 1 nel corso del suo primo giro veloce, compromettendo la possibilità di partire subito dietro a Power. A nulla è valso un secondo giro molto valido in 41.073 secondi.

 

 

Quarta posizione per Hunter-Reay, brillante anche sul Tricky Triangle. Quinto tempo per Pagenaud, ancora una volta il più lento fra gli alfieri di Penske. Come al solito il miglior rookie è Wickens, che prenderà il via della ABC Supply 500 dalla sesta posizione. Molto positiva la prestazione di Veach, settimo, davanti a due piloti esperti quali Bourdais Hinchcliffe. Diversi problemi di assetto in casa Ganassi hanno rallentato sia Jones che Dixon. Entrambi non sono riusciti a classificarsi tra i primi dieci, e dovranno partire rispettivamente dalla dodicesima e tredicesima piazza. Qualifica difficile anche per Rahal, diciottesimo, che però ha già abituato gli appassionati della IndyCar a grandi rimonte dalle retrovie. Ultimo classificato Daly, mai competitivo a causa di alcuni problemi tecnici che gli hanno fatto perdere gran parte delle prove libere.