L’estate non porta riposo in IndyCar. La lotta per il titolo è più viva che mai, con Scott Dixon che a quattro gare dalla fine si trova in testa al campionato e insegue il sogno del quinto iride in carriera. Sebbene la serie americana non preveda gare ufficiali in questo fine settimana, così come avvenuto nel weekend precedente, il lavoro di tutti i team non si è interrotto.
Lunedì Will Power, assieme al già citato Scott Dixon, hanno svolto un importante test con l’obiettivo di valutare la possibilità di introdurre alcune modifiche sulla DW12 nella prossima stagione. I piloti di Penske e Ganassi hanno girato sull’ovale di Indianapolis e hanno testato il kit aerodinamico modificato per l’occasione dagli ingegneri della Dallara e dallo staff tecnico della IndyCar. Il personale della struttura italiana e quello della categoria a stelle e strisce hanno realizzato delle nuove soluzioni per risolvere i problemi in fase di sorpasso e nella guida in condizioni di traffico, e i risultati sembrano incoraggianti. Power e Dixon hanno infatti espresso parere positivo sul lavoro svolto per rendere ancora migliore la monoposto della IndyCar.
“Non è affatto impossibile che la prossima possa essere una delle 500 Miglia di Indianapolis più belle della storia, e forse lo sarebbe stata anche quella di quest’anno se si fosse disputata con una temperatura di 10 gradi più bassa – ha affermato Power dopo il test a Indianapolis – Le condizioni meteorologiche hanno un grande impatto sulle gare. In maggio si è visto il peggior scenario ipotizzabile, ma credo che il tempo e il lavoro di sviluppo delle squadre renderà migliore la gara del 2019. Tutti si ripresenteranno a Indianapolis con delle macchine più competitive. Nei test abbiamo semplicemente fatto dei run di pochi giri ciascuno per provare e capire meglio l’aerokit, così da migliorare le corse del 2019 sulla base delle informazioni raccolte”.
Anche Dixon si è detto contento delle modifiche fatte allo universal bodywork in configurazione superspeedway. “Stiamo andando nella giusta direzione. E’ stata una giornata positiva, perché abbiamo visto che è molto più facile seguire la macchina che sta davanti. E’ dura esprimere un parere certo, dato che ai test c’erano solo due vetture; la reazione della monoposto e dell’avantreno è diversa con tre o quattro vetture davanti. Di certo quest’anno è difficile stare in scia, anche più che negli anni passati. C’erano alcuni pezzi che davano problemi. I team e gli ingegneri hanno capito la situazione e sono intervenuti con l’intento di migliorare le cose per l’anno prossimo”.