Power ancora sfortunato concede a Newgarden la vittoria in Alabama
24 Aprile 2017 - 12:21
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GP Barber 2017
Il pilota australiano centra la sfortuna per il terzo gran premio di fila. Dopo aver comandato gran parte della gara è costretto a lasciare la vittoria al compagno di squadra per colpa di un problema ad una delle sue gomme

Non si può dire che stesse dominando, dato che il suo vantaggio sugli inseguitori non è mai andato oltre i cinque secondi, ma sul fatto che Will Power meritasse la vittoria del Grand Prix of Alabama non si può dire nulla a riguardo. Il pilota australiano del Team Penske, dopo aver conquistato la pole position e aver tagliato il traguardo al primo posto in 60 dei 90 giri in gara, sembrava poter finalmente portare a casa la prima vittoria stagionale. Una lieve foratura ad uno dei suoi pneumatici, a 13 giri dalla fine, lo ha costretto ad effettuare una sosta aggiuntiva che lo ha portato in 17esima posizione e fuori dai giochi per la vittoria. Terza gara su tre in cui il campione 2014 della IndyCar Series ha avuto a che fare con la sfortuna. Dopo il drive through a St. Petersburg, il contatto a Long Beach, ora anche una foratura in Alabama costringe Power ad un campionato sempre più in salita. La vittoria è andata quindi a Josef Newgarden che per tutta la gara ha lottato con Scott Dixon, il quale alla fine si è dovuto arrendere accontentandosi della seconda posizione.

Will Power è riuscito a mantenere la testa della corsa anche alla ripartenza dei due periodi di caution, il primo legato a un detrito lasciato in pista da Ryan Hunter-Reay al primo giro, dopo un contatto con Hinchcliffe, e il secondo per la vettura di Pigot ferma fuori dalla pista. Il secondo periodo di Safety Car è stato parzialmente tragico per Newgarden che fino ad allora aveva mantenuto la posizione su Dixon. Il pilota del team di Roger Penske, a causa delle numerose vetture in pit lane, è stato scavalcato dal neozelandese. Dixon è però rimasto in seconda posizione virtuale (in quel momento in vetta c’era Kimball che non si è fermato, ndr) solo per poco tempo. Alla ripartenza infatti lo statunitense ha avuto la meglio sul suo avversario a cui ha strappato la posizione.

Alle spalle dei due hanno concluso Pagenaud e Castroneves, con il francese in difficoltà nella prima parte di gara, è stato costretto ad una lieve rimonta che lo ha portato a guadagnare il terzo gradino del podio. Il campione in carica è soprattutto stato protagonista di un acceso duello con James Hinchcliffe durante gran parte della corsa. Il suo teammate Castroneves, invece, dopo essere scattato dalla seconda posizione, ha faticato a mantenere il passo dei compagni di team, perdendo continuamente posizioni. Il livello delle vetture Penske però ha permesso al brasiliano di chiudere in quarta posizione precedendo Alexander Rossi con la prima delle vetture del team Andretti. Seguono Hinchcliffe che, dopo aver tentato il sorpasso su Pagenaud a 20 giri dalla fine, ha perso posizione anche sui due piloti che lo hanno preceduto a causa di una lieve uscita di pista forzata proprio dal francese. Settimo posto per Tony Kanaan che per tutto il gran premio ha lottato con Sebastien Bourdais, sul quale ha avuto la meglio. Il francese quattro volte campione Champ Car continua a mantenere la vetta della classifica piloti dopo tre gare. Takuma Sato e Mikhail Aleshin chiudono la top ten.

Gara parzialmente da dimenticare per il team di Michael Andretti. Ad esclusione del quinto posto di Rossi e il nono di Sato, infatti, non si possono segnalare altri grandi risultati. Hunter-Reay, dopo la quinta posizione in qualifica, ha dovuto rientrare anticipatamente per sostituire l’ala danneggiata nel contatto del primo giro, andando a stravolgere la strategia che lo ha fatto chiudere in 11a posizione. Marco Andretti, invece, ha accusato un problema alla vettura nel corso del primo giro che lo ha portato a stare fermo al box per tre giri. Il nipote e figlio d’arte ha quindi ripreso la via della pista, ma conducendo una gara in solitaria fino alla fine per colpa del suo gap di 3 giri dagli avversari.

Appuntamento a questo sabato quando la IndyCar affronterà il primo ovale della stagione in Arizona. Si arriverà a Phoenix alla caccia di Sebastien Bourdais ancora in vetta con 117 punti, seguito da Scott Dixon a 111 e Josef Newgarden a 110.

1 Josef Newgarden 2 7 90 01:54:08.7076 14 Running 51 108.809 3
2 Scott Dixon 9 4 90 01:54:09.7571 3 Running 41 108.792 3
3 Simon Pagenaud 1 3 90 01:54:11.2782 Running 35 108.768 3
4 Helio Castroneves 3 2 90 01:54:19.8668 2 Running 33 108.632 3
5 Alexander Rossi 98 18 90 01:54:20.7545 Running 30 108.618 3
6 James Hinchcliffe 5 6 90 01:54:21.2981 Running 28 108.609 3
7 Tony Kanaan 10 10 90 01:54:24.1181 Running 26 108.565 3
8 Sebastien Bourdais 18 12 90 01:54:24.7727 Running 24 108.554 3
9 Takuma Sato 26 14 90 01:54:28.8840 Running 22 108.489 3
10 Mikhail Aleshin 7 8 90 01:54:29.4140 Running 20 108.481 5
11 Ryan Hunter-Reay 28 5 90 01:54:30.9137 Running 19 108.457 4
12 Max Chilton 8 9 90 01:54:31.6789 Running 18 108.445 3
13 Graham Rahal 15 21 90 01:54:33.0533 Running 17 108.423 4
14 Will Power 12 1 90 01:54:35.0253 60 Running 20 108.392 4
15 Charlie Kimball 83 15 90 01:54:44.1944 11 Running 16 108.248 4
16 Ed Jones 19 11 90 01:54:48.2720 Running 14 108.184 6
17 Carlos Munoz 14 16 90 01:54:59.0755 Running 13 108.014 6
18 Conor Daly 4 20 90 01:54:59.9105 Running 12 108.001 3
19 Zach Veach 21 19 90 01:55:04.9621 Running 11 107.922 6
20 Spencer Pigot 20 17 89 01:54:50.2991 Running 10 106.95 3
21 Marco Andretti 27 13 87 01:54:49.2025 Running 9 104.564 3