INDIANAPOLIS – Will Power ha finalmente accostato il suo nome alla lista dei vincitori a Indianapolis. Con una prestazione di intelligenza e velocità, il pilota del team Penske ha sbaragliato la concorrenza nella gara più importante dell’anno della Verizon IndyCar Series, e ha vinto per la prima volta in carriera la 500 Miglia di Indianapolis. Solo l’ultima caution ha messo in pericolo la sua leadership, con tre piloti rimasti in pista con l’etanolo agli sgoccioli e la speranza di un nuovo congelamento della corsa per non dover rientrare ai box. Dopo la ripartenza a 6 giri dalla fine non ci sono più state interruzioni, e Wilson, Harvey e Servia sono rientrati per uno splash and go, lasciando a Power la strada spianata verso il successo.
“Dopo la caution provocata da Kanaan avevo qualche timore, ma alla ripartenza ero veramente determinato – ha spiegato il campione IndyCar 2014 alla stampa – Sapevo di dover superare i tre piloti davanti a me, o almeno dovevo saltarne uno alla prima curva. Non ci sono riuscito, e mi sono sbarazzato di Servia dopo un giro. Volevo assolutamente impedire a Carpenter di avvicinarsi a me. Era veramente veloce, in rettilineo anche più di me; se mi avesse superato, per me sarebbe stato potenzialmente game over. Quando i due davanti si sono fermati è stato come se si fosse spalancato un cancello davanti a me. E’ stato incredibile”.
Power ha poi raccontato quanto pesasse nei suoi pensieri il non essere mai riuscito a vincere la 500 Miglia di Indianapolis: “Avevo questo tarlo nella testa. L’anno scorso ho vinto più di tutti, ho fatto più pole degli altri, sono stato il pilota che ha collezionato più giri da leader, eppure a Indianapolis non avevo mai centrato l’obiettivo. Continuavo a pormi la stessa domanda; avrei chiuso la mia carriera senza un successo alla Indy 500? Questo mese per me è stato incredibile; uno dei migliori di sempre nella mia carriera sportiva. Sono sempre rimasto tranquillo e ho lavorato benissimo col mio ingegnere. Alla fine tutto è andato per il verso giusto. Questo era l’ultimo tassello che mi mancava per essere considerato un pilota vincente. Ma state calmi: non finisce qui! Ho ancora molto tempo davanti a me per vincere altre 500 Miglia di Indianapolis e aggiungere ulteriori campionati e successi al mio palmares”.