La Honda continua a restare al centro del bollente mercato estivo della Formula 1. Il motorista giapponese, il cui rapporto con la McLaren è in una crisi senza fine, sta valutando altre opzioni a partire dalla prossima stagione, data la ferma volontà di restare pienamente coinvolti a lungo termine nel progetto Formula 1.
Sulla carta Hasegawa ha in mano un contratto pluriennale con la Sauber, anche se voci recenti avrebbero messo in dubbio l’effettiva realizzazione dell’accordo per motivi piuttosto diversi tra di loro. Per questo, secondo le recenti indiscrezioni circolanti nel paddock dell’Hungaroring, si sta delineando la possibilità di una trattativa con la Toro Rosso, dopo che è sfumata anche la possibilità di motorizzare la Williams.
Ipotesi di scambio di motori fra McLaren e Williams nel 2018
Con questa soluzione si aprirebbero delle prospettive piuttosto interessanti per la scuderia di Faenza, che si potrebbe svincolare dalla casa madre Red Bull sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda la questione piloti.
Non è certo una novità che la line-up dei piloti della Toro Rosso è decisa esclusivamente dalla dirigenza della scuderia austriaca, che undici anni fa ha deciso di acquisire la Minardi proprio per far crescere i giovani talenti del Red Bull Junior Team. Con l’arrivo di Honda, però, si aprirebbero anche le porte del progetto Formula Dream, fucina di piloti esclusivamente nipponici. In questo caso l’attenzione si concentrerebbe ancora una volta su Nobuharu Matsushita, 23enne che milita da tre anni in GP2 (l’attuale Formula 2, ndr) e già accostato alla Sauber per la prossima stagione, che però potrebbe virare su Faenza qualora la trattativa andasse effettivamente in porto.
Matsushita e Mallja sulla Sauber nell’ultima sessione di test all’Hungaroring
Nel complesso, la situazione potrebbe essere molto allettante per il team gestito da Franz Tost, anche se l’unico grande punto interrogativo resta legato alle prestazioni del propulsore giapponese, tutt’altro che confortanti se si guardano i risultati della McLaren negli ultimi tre anni.