Il Portland International Raceway è pronto a riabbracciare la IndyCar. Dopo dieci anni di assenza dal calendario, il circuito semi cittadino dell’Oregon ha finalmente raggiunto un accordo con la Hulman & Co. per tornare a far parte in pianta stabile della IndyCar, e ha raccolto senza esitazioni lo slot lasciato libero da Watkins Glen, che ha rifiutato la proposta di organizzare nuovamente una gara nel mese di settembre.
Per accogliere al meglio la categoria a stelle e strisce, l’impianto di Portland in questi mesi verrà sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione, così da essere perfetto in occasione del Labor Day, data nella quale la IndyCar correrà in Oregon. Gli aggiornamenti riguarderanno necessariamente gli standard di sicurezza, con l’installazione dei safer e di barriere che rispondano ai canoni prefissati dal regolamento della IndyCar. Verranno sicuramente rialzate le recinzioni sul rettilineo del traguardo e in curva 2 per rispettare gli standard della FIA, molto più restrittivi rispetto a quelli vigenti all’epoca dell’ultima gara corsa dalla Champ Car a Portland, risalente al 2007.
“Vorremmo che gli appassionati ci considerassero come una pista ibrida – ha dichiarato EC Mueller, manager del Portland International Raceway – Siamo in circuito permanente, ma chiaramente non abbiamo le strutture che per esempio ha Mid Ohio, per cui abbiamo bisogno di costruzioni simili a quelle delle piste cittadine. Le strutture per le conferenze stampa sono temporanee. E’ bello poter lavorare con una società come Green Savoree che si occupa di organizzare le gare su circuiti cittadini come St.Pete e Toronto e su piste permanenti come Mid Ohio. Sanno come si fa a mettere in piedi un grande evento, valorizzando al contempo la città che lo ospita”.