Giovedì prossimo, in quel di Daytona, prenderà inizio il primo vero appuntamento su pista del 2017. La 55esima edizione della 24 ore di Daytona segnerà un nuovo inizio per il campionato IMSA. Tante infatti le novità che presenta la categoria a stelle estrisce, a partire dai nuovi Daytona Prototype, che insieme alle nuove LMP2 punteranno alla classifica generale. Nella categoria GT Le Mans invece, grande curiosità sarà dedicata alle due Porsche 911 RSR, che faranno il loro debutto in gara proprio sul famoso triovale. Per la prima volta nella sua storia, la casa tedesca ha montato il 6 cilindri in posizione centrale su una 911, “snaturando” in pratica la vettura sportiva più famosa al mondo. Il nuovo schema tecnico, ha permesso ai tecnici di Weissach di sfruttare a pieno le nuove regole sull’aerodinamica, inserendo di fatti un’enorme estrattore nella parte posteriore della GT. Ciò ha però ridefinito l’intero comportamento della vettura, rendendo inutile o quasi l’elevata esperienza maturata in anni e anni di gare endurance con la 911 a motore a sbalzo. Anche a fronte di tale sfida, il team Porsche ha lavorato tantissimo sulla nuova vettura, percorrendo una gran mole di chilometri in questi mesi invernali. Sarà dunque fondamentale il primo vero banco di prova, Daytona, per rendersi conto della bontà del lavoro svolto fino a qui.
In questi giorni di avvicinamento all’evento intanto, alcuni esponenti della casa tedesca si sono espressi sugli obbiettivi per la gara, mantenendo comunque un profilo abbastanza basso. Frank-Steffen Walliser, capo del settore Motorsport ha così argomentato: “ la 24 ore di Daytona è la gara perfetta per far debuttare la nostra 911 RSR, e non vediamo l’ora di dimostrare il nostro 100% ai fan americani. Affronteremo dei rivali fortissimi, ma puntiamo soprattutto ad una gara regolare, senza intoppi, sperando che la nostra 911 vada anche forte.” Sulla stessa linea d’onda anche i piloti e Marco Ujhasi, direttore del programma GT: “ abbiamo condotto tantissimi test intensivi negli ultimi mesi, dove abbiamo acquisito dei dati vitali. I nuovi equipaggi di piloti sono già ben integrati tra di loro, da questo punto di vista arriviamo a Daytona abbastanza fiduciosi.”
Va sottolineato che un “comportamento” simile, è stato adottato già lo scorso anno dal team Ganassi, che porta in pista anche quest’anno ben quattro Ford GT. Nella gara del 2016, le vetture americane non furono mai all’altezza di Ferrari, Corvette e BMW, stesso discorso nei primi due appuntamenti del WEC. Arrivati a Le Mans invece, grazie alle restrizioni del BoP per Ferrari e Corvette, mostrarono il loro vero potenziale, dominando di fatti la classica francese. Probabilmente la Porsche non adotterà una simile “strategia”, portando a casa praticamente delle figuracce per non avere restrizioni in vista di Le Mans, ma mai dire mai.