10: Corvette in volata a Daytona.
Il primo vero appuntamento in pista del 2016, a Daytona, regala una gara emozionante e tiratissima. La lotta per la vittoria è ravvicinata e dura in tutte le classi, ma in GTLM si arriva a giocarsi il tutto per tutto all’ultima tornata, dopo 24 ore di gara! A duellare tra l’altro sono le due Corvette gemelle, la #4 che sta comandando la gara e la #3, che sta recuperando metro su metro. All’ultima curva le vetture sono vicinissime, si entra sul banking di Daytona, Garcia prende la scia a Gavin, si affianca e le due muscle car tagliano praticamente appaiate il traguardo. Il pubblico è ovviamente in visibilio, come tutti gli uomini al box, Gavin riuscirà comunque a conquistare la vittoria per appena 34 millesimi! Vedere per credere.
9: La Ducati torna alla vittoria.
Austria, Red Bull Ring, la pista perfetta con le condizioni perfette. Nei test di qualche settimana prima, sulla medesima pista, le Desmosedici avevano strapazzato la concorrenza, in tutte le sessioni. Il week-end di gara sembra incanalato sulla medesima strada, e così sarà. Pole e vittoria per Iannone, che avrà come unico rivale in pista il proprio compagno di box, Dovizioso, secondo all’arrivo.
8: Rossi vince la centesima Indy 500. La 500 miglia di Indianapolis è una di quelle gare che puoi vedere 99 volte e alla 100esima ti stupisce ancora! Proprio come nell’edizione 2016, quella appunto del centenario. I pochi incidenti hanno lasciato in lizza per la vittoria tutti i big, tranne Montoya, fuori nelle fasi iniziali. I papabili vincitori sembrano essere Kanaan e Castroneves, due veterani della serie americana. Kanaan si trova su una strategia molto aggressiva, ed infatti rientrerà a poche tornate dall’arrivo, mentre il pilota del team Penske ha anticipato tutti i pit e può andare a tutta fino al traguardo. Purtroppo per quest’ultimo ci somo ancora posizioni da recuperare, ma il resto del gruppo che precede è rallentato dal poco carburante a bordo. Qualcuno rientra per uno splash, altri rallentano e tentano l’impresa. Incredibilmente uno di questi è Alexander Rossi, ex pilota GP2 e della Marussia in F1. L’americano inizia l’ultimo passaggio con poche gocce nel serbatoio, rallentando ulteriormente il ritmo. All’uscita da curva 4 però, Rossi è solo, e lentamente riuscirà a conquistare una quantomeno insospettabile vittoria nella centesima 500 miglia di Indianapolis!
7: Fino all’ultima sportellata.
Nurburgring Nordschleife, meglio conosciuto come l’inferno verde. L’ultima edizione della classica 24 ore, sul circuito più difficile e pericoloso al mondo, si sta svolgendo in condizioni quasi apocalittiche! Addirittura interi tratti di pista si sono ghiacciati, tant’è il freddo e la pioggia/nevischio che avvolgono il tracciato tedesco. Le oltre duecento GT e vetture turismo vanno comunque a tutta, tra uscite di pista, incidenti e continue interruzioni per safety car e slow zone. La notte passa, e con essa anche il primo mattino. A dominare la classifica generale sono le Mercedes AMG GT3, gran turismo di nuova concezione, che sta letteralmente demolendo la folta concorrenza. Siamo alle ultime, infinite tornate, la #29 guida la gara con un buon margine sulla cugina #4, ma Maro Engel è scatenato. La battistrada taglià per la penultima volta il traguardo quando mancano ancora 35 secondi! Per 35 secondi bisogna fare un’altra tornata da almeno 8 minuti e 20! Come se non bastasse Engel ha fatto segnare il giro veloce ed è ormai attaccato. L’entrata decisiva arriva quasi subito, sportellata e via. La AMG GT3 #4 vince la 24 ore del Nurburgring nella polemica, ma il risultato verrà poi confermato nonostante vari reclami.
6: Ford torna e vince a Le Mans.
Esattamente 50 anni dopo la prima affermazione di una Ford a Le Mans, la casa americana torna sul circuito della Sarthe e sbanca. Rispetto a mezzo secolo fa, la vittoria arriva in una categoria inferiore, e non nella classifica generale, ma il sapore e la risonanza sono comunque speciali. Inoltre il tutto è addolcito dalla soddisfazione di aver battuto un Ferrari, quella del Team Risi, unica vettura del cavallino a restare in gara, con le gemelle del Team AF Corse subito rallentate da problemi. Dei quattro equipaggi Ford ha la meglio quello formato da: Hand, Muller e Bourdais.
5: Audi lascia vincendo.
Per tantissimi appassionati di motori, il 2016 verrà purtroppo ricordato con amarezza, causa la dipartita di Audi dal mondo dell’endurance. L’ufficialità è arrivata nelle ore successive alla 6 ore del Fuji, dove i tedeschi hanno perso la vittoria ai danni della Toyota, per 1.8 secondi! Il ritiro dell’Audi era ormai nell’aria, dopo lo scandalo dieselgate, ma si ci aspettava un ultimo attacco a Le Mans ed al WEC nel 2017 e poi l’addio, ma così non è stato, decisione con effetto immediato. Non molti giorni dopo si è corso poi l’ultimo appuntamento del mondiale, sul circuito del Bahrin, quale migliore occasione per lasciare nel migliore dei modi? E così sarà, le due R18 viaggiano come un orologio, e ad un ritmo insostenibile per la concorrenza. Già in altre occasioni i due prototipi diesel hanno dimostrato di essere le più veloci in pista, ma problemi e sfortune varie hanno sempre infierito nel momento sbagliato, a parte Spa dove erano forse i più lenti in pista. Ma questa volta no, il fato non intralcia la passerella finale delle due Audi, che segnano così l’ultima ( forse ) doppietta in LMP1 dopo 18 anni di successi.
4: Verstappen promosso e vittorioso.
Siamo alla vigilia del GP di Spagna di F1, il paddock intero è scosso dalla clamorosa decisione di “retrocedere” Kvyat in Toro Rosso, e “promuovere” il diciottenne Verstappen in Red Bull, dopo i fatti di Sochi. Tutti gli appassionati si chiedono cosa possa fare il “bambino prodigio, e come potrà reggere il confronto con Ricciardo. Ebbene, il ragazzino vince il Gran Premio. Rosberg alla partenza fa una mossa scellerata mentre cerca di difendersi da Hamilton, i due si toccano e finiscono fuori. Le due Red Bull passano al comando, con le Ferrari ad inseguire dopo una disastrosa qualifica. Il ritmo delle rosse è migliore, ma l’ultimo angusto settore è preda delle vetture austriache. Quando Verstappen si ritrova primo grazie ad un’ottima strategia, riesce a tenere dietro Raikkonen per oltre 20 giri, senza subire particolari attacchi. Max vince ed entra di diritto negli annali della Formula 1, la mossa della Red Bull è stata un successo sotto tutti gli aspetti!
3: Il mondiale di Hamilton va in fumo.
Sepang, mancano ancora 5 GP alla fine di un mondiale di Formula 1 tiratissimo. I due piloti della Mercedes si stanno sfidando praticamente senza avversari dai primi appuntamenti, ed in classifica i due sono vicinissimi. Hamilton conduce la gara, mentre Rosberg è impegnato a recuperare, dopo un contatto con Vettel alla partenza. Il tedesco conquista la quarta posizione, ma le due Red Bull sono ormai troppo lontane e mancano solo 16 giri, quando succede l’impensabile. Le telecamere inquadrano Hamilton per la prima volta dopo la partenza, sta per affrontare la prima curva, ma una nuvola di fumo si sta alzando dallo scarico, la power-unit è andata! Con essa vanno via anche 25 punti, che sarebbero valsi ad Hamilton la conquista del primo posto in classifica. Rosberg vola quindi a 33 punti di vantaggio, le convinzioni e le speranze di Hamilton crollano, e la sua immagine con le mani sul casco fa il giro del mondo.
2: Il dramma Toyota.
Quel che è successo nell’ultima edizione della 24 ore di Le Mans passerà senza dubbio alla storia. Come solitamente si racconta: la storia la scrivono i vincitori, ma questa volta saranno i “perdenti” ad essere ricordati per sempre. La Toyota sta guidando la gara più famosa al mondo da oltre 12 ore, prima con la TS050 #6, poi con la #5, dopo un incidente occorso alla gemella. Mancano pochissimi minuti, la Porsche #2 ha molti secondi di svantaggio, sembra davvero fatta. Nakajima sta per tagliare il traguardo per la penultima volta, il prossimo sarà l’ultimo passaggio sulla Sarthe, dopo 24 ore di durissima competizione. La Toyota esce dalle curve Porsche e mentre sta per affrontare le ultime due chicane rallenta, rallenta visibilmente, fino al quasi arrestarsi. Il giapponese inizia l’ultimo giro e pochissimi metri dopo si inchioda davanti ai box! Gli oltre 200.000 spettatori sono ammutoliti, così come tutti i meccanici ai box. Nakajima le prova tutte, ma il sistema ibrido è andato, la Toyota non va! La Porsche arriva e supera il prototipo giapponese “inerme”, le urla del box tedesco sono gli unici “rumori” udibili sul traguardo e dintorni. Dopo il 1999 ed il 2014, la maledizione della Toyota a Le Mans continua, anche se questa volta il boccone è stato davvero arduo da buttare giù!
1: Un finale da film.
Il mondiale di Formula 1 è arrivato all’ultimo, imperdibile, appuntamento. Dopo i fatti di Sepang e Suzuka, Hamilton ha conquistato tre vittorie consecutive, ma gli altrettanti secondi posti di Rosberg non gli garantiscono il titolo in caso di vittoria. Il tre volte campione del mondo ha bisogno di un miracolo, Rosberg deve finire giù dal podio. L’inglese conquista la pole e parte bene, ma il ritmo non è granché, hamilton ha deciso di rallentare il tedesco! Una strategia rischiosa e non condivisa dal suo muretto. L’ultima parte di gara è entusiasmante. Vettel grazie ad una strategia alternativa si ritrova con gomme soffici alle spalle delle Red Bull, le sopravanza e raggiunge nelle ultime tornate il connazionale, anch’egli vicinissimo ad Hamilton. La tensione è altissima al box Mercedes, Vettel tenta un timido attacco a Nico, ma il figlio d’arte non si lascia intimorire. A quel punto arriva vicinissimo anche Vertsappen, ed i quattro procedono in trenino per gli ultimi giri. Vettel non attaccherà Rosberg, nonostante Hamilton rallenti drasticamente, ormai disperato. I quattro tagliano il traguardo divisi da 1.5 secondi ed il figlio di Keke vince il suo primo, ed ultimo col senno di poi, titolo iridato.