Pippa Mann cercherà ancora una volta la gloria alla 500 Miglia di Indianapolis. La trentaquattrenne pilota britannica ha infatti ottenuto una nuova possibilità di tentare la qualificazione alla gara più prestigiosa della NTT IndyCar Series.

A differenza delle ultime sei stagioni, Mann non sarà al volante di una monoposto schierata appositamente per lei dal Dale Coyne Racing. Quest’anno Mann ha sposato la causa del Clauson-Marshall Racing, scuderia che farà il suo debutto nella serie americana proprio in occasione della corsa più importante del 2019 e porterà in pista una DW12 motorizzata Chevrolet.

Il Clauson-Marshall Racing, che a Indianapolis riceverà un po’ di supporto tecnico dall’AJ Foyt Racing, è una squadra nata dalla partnership fra Richard Marshall e Tim Clauson, padre dell’ex pilota Bryan Clauson tragicamente scomparso in un incidente nel corso del 2016. Dopo due anni d’impegno nelle gare USAC short track, il team tenterà l’avventura in IndyCar per tenere alto il nome di Bryan Clauson e la causa della guida sicura in pista e nelle strade. Non è un caso infatti che a supportare il programma di Mann e Clauson-Marshall sarà Driven2SaveLives.

“E’ stato un onore per me arrivare a Indianapolis nel 2012 come padre di un pilota debuttante – ha dichiarato Tim Clauson – Ora siamo orgogliosi di poter partecipare come attori protagonisti a uno dei più grandi spettacoli nelle corse. E siamo fieri di collaborare con Driven2SaveLives, dopo che dal 2016 è diventata importante la battaglia per la donazione degli organi. Siamo fortunati ad avere una persona come Pippa Mann al volante. E’ una brava ragazza, che ha aiutato molto mio figlio Bryan quando debuttò alla 500 Miglia di Indianapolis e si sta impegnando molto nella promozione di Driven2SaveLives. L’anno scorso ha gestito molto bene la mancata qualificazione alla corsa, e abbiamo sempre pensato che le avremmo dato una mano qualora si fosse presentata l’occasione giusta”.