La sessione di prove collettive svolta dalla IndyCar sull’ovale dell’ISM Raceway ha fornito informazioni e dati importanti ai 23 piloti e alle squadre che vi hanno preso parte. I due giorni di prove hanno permesso di accumulare chilometri in vista dell’inizio della stagione 2018, fissato per l’11 Marzo sul circuito cittadino di St.Petersburg. I test si sono rivelati fondamentali soprattutto per prendere confidenza col comportamento della Dallara DW12 con la nuova configurazione aerodinamica, che prevede un kit aerodinamico uguale per tutti.
Lo universal bodywork ha riscosso commenti generalmente positivi. Tutti si aspettavano maggiore difficoltà di tenuta della macchina nelle curve veloci, e così è stato. Al contrario, si è potuto riscontrare un aumento della velocità di punta. Una delle note dolenti è invece data dai problemi avuti dai piloti nella guida in condizioni di traffico. Il nuovo kit aerodinamico avrebbe dovuto eliminare le turbolenze generate dalle monoposto, così da poter consentire ai piloti di stare più vicini l’un l’altro e facilitare i sorpassi. I piloti, nelle interviste rilasciate dopo i test di Phoenix, hanno sì evidenziato una maggiore facilità nello stare in scia alla macchina che sta davanti, ma al contempo hanno registrato una crescente difficoltà nell’uscire dalla scia per tentare il sorpasso a causa della riduzione di carico aerodinamico. I trenini a distanza dello scorso anno sono stati sostituiti da trenini ravvicinati.
“Sicuramente è difficile guidare nel traffico – ha detto Simon Pagenaud – È molto difficile portare la macchina in condizioni tali da riuscire a seguire chi sta davanti. Sicuramente sulla nostra macchina c’era un sacco di sottosterzo quando abbiamo guidato nel traffico. Non sento quella bolla d’aria quando sono dietro a qualcuno, non mi sento come se potessi superare agevolmente altri piloti, come invece ci avevano anticipato. Quando sono dietro a qualcuno, l’aria è molto pulita. Non ha una cattiva incidenza in curva, ma ora dobbiamo affrontare problemi di bilanciamento, e c’è solo una traiettoria da seguire. Sarà ancora molto difficile per noi qui. È un posto interessante per le nostre auto.
Scott Dixon ha sostenuto che i problemi di guida nel traffico siano anche dovuti alla conformazione dell’ovale di Phoenix: “ Non direi che il traffico sia stato grandioso durante i giri che ho fatto. Questo tracciato sarà sempre difficile, le curve hanno un raggio molto lungo e non ci sono lunghi rettilinei dove tentare un sorpasso”.
Anche Graham Rahal ha detto la sua sull’argomento: “Abbiamo bisogno di farlo meglio nel traffico, senza dubbio. C’è solo meno carico aerodinamico. E’ sempre meglio di prima, ma la macchina scivola un po’ troppo. Prima scivolava solo l’anteriore, ma nel traffico ora perde un po’ di stabilità anche il posteriore. In generale, è il primo test e ci sta prendere un po’ di tempo prima di capire come funziona la macchina nuova. La perdita di tempo sul giro col traffico è molto consistente”.