Una sessione di qualifiche davvero convulsa e movimentata quella del Gran Premio d’Australia di Moto2. A Phillip Island, Thomas Luthi (Garage Plus Interwetten) è riuscito ad avere la meglio, prendendosi la pole position nonostante una caduta, non di certo l’unica in questo sabato australiano.
Al secondo posto, staccato di soli 59 millesimi dallo svizzero, troviamo un ottimo Mattia Pasini (Italtrans Racing Team), che a sua volta ha beffato Sam Lowes (Federal Oil Gresini Moto2) di appena 6 millesimi. Sandro Cortese (Dynavolt Intact GP) apre la seconda fila, a sorpresa davanti all’altro svizzero Jesko Raffin (Sports-Millions-EMWE-SAG) e al compagno di squadra Jonas Folger.
Un altro outsider apre la terza fila: si tratta dello spagnolo Xavi Vierge (Tech 3 Racing), che precede i nostri Lorenzo Baldassarri (Forward Team) e Franco Morbidelli (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS). Proprio Franco è stato protagonista di ben due cadute durante l’arco della sessione.
Chiude la Top 10 il leader della classifica iridata Johann Zarco (Ajo Motorsport) che, nonostante il risultato non eccellente, può comunque ritenersi soddisfatto, dato che il suo primo rivale per la conquista del titolo, Alex Rins (Paginas Amarillas HP 40) non è andato oltre la 16° posizione. Lo spagnolo è rimasto fermo in pista con la sua Kalex negli ultimi minuti del turno, probabilmente per un calcolo errato sulla quantità di carburante imbarcatogli, e non ha potuto migliorarsi nel momento decisivo della qualifica.
Per quanto riguarda gli altri italiani, Simone Corsi (Speed Up Racing) si è qualificato in 13° posizione, dietro al giapponese Takaaki Nakagami (IDEMITSU Honda Team Asia), che è stato portato al Centro Medico per una contusione alla spalla riportata in seguito a una caduta. Luca Marini (Forward Team), invece, è diciottesimo, mentre Alessandro Nocco, al debutto assoluto nel Motomondiale, chiude la classifica con la sua Kalex del team Leopard Racing.
Appuntamento a domani alle 5.20 per il via del Gran Premio d’Australia di Moto2, in diretta su Sky Sport MotoGP.
