Jenson Button è stato uno dei protagonisti di questo Gran Premio di Monaco, anche se non per la lotta alla vittoria, bensì per il suo brevissimo ritorno in sostituzione di Fernando Alonso impegnato oltreoceano per la 500 miglia di Indianapolis. Il britannico si è da subito messo in mostra portando la McLaren nel Q3 alla sua prima apparizione in F1 con queste nuove vetture, senza averle mai provate prima delle prove libere di giovedì. La penalità di 15 posizione legata all’inaffidabilità della Power Unit Honda lo ha però costretto a prendere il via dal fondo dello schieramento.

Nel tentativo di guadagnare qualche posizione ha effettuato la sosta anticipata nel corso del primo giro, ma per sua sfortuna anche Pascal Wehrlein ha attuato la stessa strategia. Il campione del mondo 2009 si è quindi ritrovato per tutta la gara alle spalle del tedesco della Sauber, lamentandosi anche del fatto che lui avesse un ritmo migliore dell’avversario alle spalle del quale stava perdendo secondi importanti. Nel tentativo di sorpassarlo, intorno al sessantesimo giro, l’inglese ha creato un contatto tra i due alla curva del Portier, portando Wehrlein a parcheggiare la propria C36 contro le barriere con air-scope e casco contro il muro di gomme.

Per questo pericoloso incidente causato dall’ex pilota di F1, Button si è visto infliggere una penalità di tre posizioni da scontare al suo prossimo Gran Premio. Dati alla mano però quella di Monaco dovrebbe essere l’ultima gara dell’inglese in Formula 1, quindi questa penalità diventa automaticamente l’ultima trovata assurda da parte della FIA. A meno che Alonso non decida di abbandonare il team, specialmente dopo l’ennesima brutta figura rimediata anche a Indianapolis (legata al risultato condizionato dalla del motore Honda e non alla prestazione dello spagnolo, ndr).