Nove su nove: Marc Marquez è una leggenda della MotoGP! In questa prima parte di stagione, il campione della Honda Repsol ha dimostrato di essere in piena forma e che a qualunque condizione, sia sull’acqua sia sull’asciutto, è il pilota più forte del lotto. Il giovane spagnolo non ci ha messo molto, fin dal suo debutto nel 2013, che ha grande talento ed in ogni gara ha un ritmo quasi irraggiungibile per gli altri. Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa hanno tentato in qualche occasione (Qatar, Mugello e Barcellona rispettivamente) di rovinargli la festa ma ha prevalso sempre lui. Il #93 cercherà di battere prima il record di Giacomo Agostini delle dieci vittorie consecutive e poi di riuscire nell’impresa unica di vincere tutti i Gran Premi in calendario. Ha tutti i mezzi per farlo.
Ormai con un Marquez quasi sicuro campione del mondo MotoGP, il campionato dei prototipi ci ha mostrato finora un Valentino Rossi redivivo, autore di ottime gare a Losail, ad Jerez ed in Catalunya. L’arrivo di Silvano Galbusera come tecnico al posto di Burgess gli ha consentito di ritornare nelle posizioni di una volta, riuscendo a dar fastidio al suo compagno di squadra in Yamaha Movistar Jorge Lorenzo. Il maiorchino paga i troppi errori di inizio stagione, soprattutto il jump start in Texas, segno che qualcosa nella sua testa non va. Crede che ormai il futuro della MotoGP è Marquez ed a volte dimostra tutto il suo nervosismo in prestazioni un po’ altalenanti. La bellissima battaglia del Mugello con Marquez mostrava un Jorge più tenace, ma purtroppo non è stato un caso isolato. Daniel Pedrosa ha mostrato, invece, che non è al livello di Marc e per il team Repsol non è tanto un male perché è regolare e non crea problemi all’interno dei box.
Capitolo Ducati: il team di Borgo Panigale ha scelto di puntare sulle Open al fine di trovare il bandolo della matassa ad un problema di scarsa competitività che la affligge da ormai tante stagioni. L’arrivo di Gigi Dall’Igna sembra portare linfa nuova nella gestione e nello sviluppo della Desmosedici e si attendono per fine stagione queste novità che potrebbero dargli quel salto delle prestazioni tanto atteso. Inoltre, sui piloti, segnaliamo le buone prestazioni di Dovizioso capace di portarsi a casa due podi e le meno buone del nuovo entrato Cal Crutchlow che ha appena subito un intervento ad entrambi gli avambracci per risolvere l’ormai famosa sindrome compartimentale. Le moto Open, novità di quest’anno, sembrano essere migliori delle CRT ed ormai gli ottimi risultati di Aleix Espargaro ne sono una interessante conferma.